Published On: Sab, Mag 2nd, 2020

SARS-CoV-2 può infettare le cellule dell’intestino e moltiplicarsi

I ricercatori dell’Istituto Hubrecht di Utrecht, del Centro medico dell’Università Erasmus MC di Rotterdam e dell’Università di Maastricht nei Paesi Bassi hanno scoperto che il coronavirus SARS-CoV-2, che causa la malattia respiratoria COVID-19, può infettare le cellule dell’intestino e moltiplicarsi. Utilizzando modelli di colture cellulari all’avanguardia dell’intestino umano, i ricercatori hanno propagato con successo il virus in vitro e monitorato la risposta delle cellule, fornendo un nuovo modello di coltura cellulare per lo studio di COVID-19. Questi risultati potrebbero spiegare il motivo per cui circa un terzo dei pazienti COVID-19 presenta sintomi gastrointestinali come la diarrea e il fatto che possa essere rilevato nei campioni di feci.

Sebbene gli organi respiratori e gastrointestinali possano sembrare molto diversi, ci sono alcune somiglianze chiave. Una somiglianza particolarmente interessante è la presenza del recettore ACE2, attraverso il quale COVID-19 può entrare nelle cellule. L’interno dell’intestino è carico di recettori ACE2, tuttavia, fino ad ora non era noto se le cellule intestinali potessero effettivamente infettarsi e produrre particelle virali.

Quando i ricercatori hanno aggiunto il virus agli organoidi sono stati rapidamente infettati. Usando la microscopia elettronica, un modo avanzato per visualizzare i diversi componenti della cellula in modo molto dettagliato, i ricercatori hanno trovato particelle di virus all’interno e all’esterno delle cellule degli organoidi.

Le osservazioni fatte in questo studio forniscono una prova definitiva che SARS-CoV-2 può moltiplicarsi nelle cellule del tratto gastrointestinale. Tuttavia, non sappiamo ancora se svolga un ruolo significativo nella trasmissione, ma i risultati indicano che dovremmo esaminare più da vicino questa possibilità. Pertanto, potrebbero essere necessari test più approfonditi utilizzando non solo tamponi di naso e gola, ma anche tamponi rettali o campioni di feci.

Nel frattempo, i ricercatori stanno studiando le differenze tra le infezioni polmonari e intestinali confrontando gli organoidi polmonari e intestinali infetti da SARS-CoV-2. In definitiva, questi studi potrebbero portare a nuovi modi per bloccare l’ingresso del virus nelle nostre cellule. I risultati di questo studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Science il 1 maggio 2020.

Fonti bibliografiche: Mart M. Lamers et al. SARS-CoV-2 productively infects human gut enterocytes. Science  01 May 2020. DOI: 10.1126/science.abc1669

About the Author

- E' un giornalista scientifico, regolarmente iscritto all'albo nazionale. Si occupa di cronaca scientifica e duvulgazione dal 2011, anno di inizio del suo praticantato. Sin dal 2007 ha condotto numerosi studi sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica, alcuni dei quali in collaborazione con l'ArpaV.