Published On: Dom, Mag 3rd, 2020

SARS-CoV-2: è corsa contro il tempo per il vaccino. Sei in fase di test

A meno di 5 mesi dall’inizio della diffusione del nuovo Coronavirus in Cina, il mondo ha in serbo 90 vaccini in varie fasi di sviluppo, tra cui 6 in fase di test.

Creare un vaccino terapeutico, l’abbiamo ripetuto varie volte, comporta una serie di fasi cliniche che potrebbero richiedere mesi o addirittura anni. Tuttavia, vista la situazione d’emergenza, gli scienziati stanno cercando di accelerare i tempi e semplificare tale processo.

Il comitato tecnico scientifico ha parlato chiaro: durante la fase 2 dovremo abituarci a convivere con il virus, in attesa che un vaccino possa generare l’immunità globale. Questo mese, l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) a Ginevra, in Svizzera, ha delineato i piani per una sperimentazione clinica che testerà numerosi vaccini in un singolo studio. Ma quali vaccini saranno testati per primi, in che modo sceglieranno il migliore e come sarà misurata e confrontata la loro efficacia?

I criteri per stabilire la priorità dei vaccini in termini di efficacia potrebbero includere la sua capacità di produzione e la risposta immunitaria generata nelle prime prove sull’uomo e negli studi sugli animali.
Richiederà un livello di coordinamento che non è mai realmente accaduto prima e un lasso di tempo che non è mai stato nemmeno immaginato“, afferma Mark Feinberg, presidente e amministratore delegato dell’International AIDS Vaccine Initiative (IAVI) a New York City. “Non è possibile portare 200 vaccini in studi di efficacia“, spiega Seth Berkley, amministratore delegato di Gavi, Vaccine Alliance a Ginevra, che finanzia le vaccinazioni nei paesi a basso e medio reddito.

Abbiamo utilizzato il condizionale perché l’OMS in realtà deve ancora definire i dettagli, ma ha già istituito un gruppo di esperti in grado di farlo; ma non saranno gli unici. Un certo allineamento strategico e coordinamento con altri team in questo sforzo sarà di fondamentale importanza o diventerà tutto molto caotico. Tra i vaccini più accreditati c’è quello svluppato presso il Jenner Institute dell’Università di Oxford, nel Regno Unito, che è attualmente in fase di sperimentazione iniziale. La sua efficacia potrebbe cominciare a dare i primi frutti tra un paio di mesi, ma si pensa che non sia pronto prima della fine dell’anno.

Un’altra sfida sarà determinare come i diversi vaccini si confrontino tra loro. Non sarà facile, perché potrebbe danneggiare le prospettive commerciali; tuttavia, interessi a parte, questa è una strategia essenziale che dev’essere presa in seria considerazione in virtù della situazione che stiamo vivendo.
Momentum sta costruendo una proposta ancora più radicale per determinare quali vaccini siano efficaci: infettare intenzionalmente volontari giovani e sani, negando la necessità di aspettare che i partecipanti alla sperimentazione vengano infettati naturalmente. Questi studi sulla “sfida umana” sono stati già utilizzati per studiare malattie infettive come la malaria e la dengue, e alcuni ricercatori sostengono che sia l’unico modo per accelerare lo sviluppo dei vaccini.
Tuttavia, potrebbe risultare troppo rischioso senza un farmaco efficace o un test genetico. Fino a quando non avremo un trattamento riconosciuto dovremo modificare il nostro naturale stile di vita.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it