Onde di Rossby solari per prevedere le tempeste geomagnetiche
Ogni tanto il Sole libera potenti esplosioni di particelle di plasma e strutture di campi magnetici verso la Terra. Queste tempeste solari possono creare danni alle reti elettriche, ai satelliti e ad altre infrastrutture, ma sono difficili da prevedere con più di qualche giorno di anticipo.
Qualche anno fa Dikpati e McIntosh mostrarono prove crescenti che le tempeste solari derivano dalle onde solari di Rossby, un tipo di onda associata ai fluidi rotanti. Proprio come la scoperta del 1939 delle onde di Rossby nell’atmosfera terrestre ha spianato la strada a una previsione meteorologica accurata, le onde di Rossby sul sole potrebbero essere la chiave per prevedere la meteorologia spaziale.
Sulla Terra, le onde atmosferiche di Rossby derivano dalla rotazione del pianeta e queste caratteristiche sinuose su larga scala aiutano a trasportare aria calda verso i poli e aria fredda verso i tropici. Le onde di Rossby terrestri a volte hanno effetti estremi, come quelli del vortice polare del 2019 .
Le onde di Rossby nel plasma solare derivano invece dalla rotazione della stella e hanno origine all’interno di uno strato di transizione noto come tachocline. A differenza di quelle terrestri, le onde solari sono fortemente influenzate da potenti campi magnetici. Recenti osservazioni e modelli teorici suggeriscono che queste, modificate magneticamente, interagiscono con le diverse velocità di rotazione del plasma solare per innescare tempeste solari.
I ricercatori suggeriscono che le tecniche computazionali sviluppate per la meteorologia potrebbero informare le strategie per migliorare le previsioni delle tempeste solari. In futuro, gli scienziati potrebbero utilizzare le osservazioni della superficie del Sole come indicatori della dinamica delle onde di Rossby in profondità, rivelando potenziali tempeste solari settimane, mesi o addirittura qualche anno prima della loro eruzione.
Bibliografia: doi.org/10.1029/2018SW002109 , 2020