Gli atolli potrebbero adattarsi all’innalzamento degli oceani
Le isole della barriera corallina di tutto il mondo potrebbero adattarsi all’innalzamento del livello del mare.
L’aumento delle inondazioni causate dal mutamento del clima globale ha reso tali comunità inabitabili entro decenni. Tuttavia, uno studio internazionale condotto dall’Università di Plymouth (Regno Unito) suggerisce che il destino percepito è lungi dall’essere scontato.
La ricerca, pubblicata su Science Advances e condotta da Gerd Masselink, professore di Geomorfologia costiera, utilizza per la prima volta la modellistica numerica della morfologia insulare per simulare il modo in cui le isole coralline – che forniscono l’unica terra abitabile nelle nazioni degli atolli – possano rispondere all’innalzamento degli oceani.
Per la ricerca, gli scienziati hanno creato un modello in scala dell’isola di Fatato, parte dell’atollo di Funafuti a Tuvalu, e l’hanno collocato nel laboratorio Coastal Ocean and Sediment Transport (COAST) dell’Università di Plymouth.
I risultati mostrano che le isole composte da materiale ghiaioso potrebbero evolversi accogliendo il trasferimento di sedimenti dalla superficie della spiaggia sulla superficie dell’isola. Ciò significa che la cresta dell’isola si sta alzando con l’innalzamento del livello del mare.
Un adattamento naturale che secondo gli scienziati potrebbe fornire un futuro alternativo che può potenzialmente sostenere l’abitabilità a breve termine.
Durante le simulazioni numeriche la cresta dell’isola è aumentata di poco meno di 0,7 m, dimostrando che potrebbero tenere il passo con l’innalzamento del livello marino, anche se quest’ultimo sarà fondamentale nel determinare il loro futuro.