I consumi energetici specchio di una lenta ripresa
Giorno dopo giorno stiamo assistendo a nuove riaperture di attività commerciali. Nel frattempo i decreti di riapertura, nazionali e regionali, allentano via via la morsa delle chiusure. Se durante l’istituzione del lockdown nazionale è stato ben evidente il crollo dei consumi, più graduale è invece la ripresa e il ritorno ai consumi precedenti l’emergenza.
Durante il lockdown si è anche toccato il picco di potenza impegnata minima dal 2003 ad oggi (circa 17 GW). Solo con il famoso blackout di quell’anno di inizi 2000 si andò quasi a zero. Mediamente nei mesi di marzo e aprile 2020 i consumi sono stati oltre 1/3 in meno dell’equivalente periodo del 2019. Si parla di valori di potenza impegnata di picco intorno ai 47 GW (come fossero 47 milioni di aspirapolveri connesse contemporaneamente) registrati lo scorso anno, contro i 35 dei giorni di totale chiusura.
Via via da maggio sono iniziate le riaperture di alcune attività commerciali, passando per il 3 giugno con la riapertura fra le regioni, e cosi sono ripartiti i consumi. Ovviamente molte attività non hanno ancora aperto o se lo hanno fatto di certo i ritmi lavorativi sono più blandi. Ad oggi, rispetto all’anno precedente, mancano ancora all’appello circa 5/7 GW di potenza impegnata istantanea nei momenti della giornata dove i consumi sono al massimo. Per fare un paragone, potremmo ipotizzare di avere circa 5/7 milioni di aspirapolveri in meno collegate contemporaneamente, rispetto al periodo dello scorso anno. Possiamo dunque parlare di una flessione di circa -15%.
Vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi, di certo i consumi di aria condizionata, sono spesso molto determinanti sui consumi estivi, dunque ci potrebbero essere delle concause legate al clima per avere dati più o meno in linea con l’anno precedente. In ogni caso, visto la situazione ad oggi, sarà sicuramente molto prevedibile un calo dei consumi per tutti i mesi estivi.
Nell’immagine in fondo all’articolo, sovrapponendo i dati pubblicati da Terna (dispacciatore nazionale di energia), si evidenzia la differenza di impegno di potenza nazionale fra lo scorso anno e l’anno in corso. I consumi energetici sono di certo un ottimo indicatore dell’andamento economico di un paese.