Antartide, il riscaldamento asimmetrico deriva da cause naturali
Un team di ricercatori affiliati a diverse istituzioni della Corea del Sud ha trovato una possibile spiegazione del perché l’Antartide occidentale si stia scaldando più velocemente rispetto al versante orientale.
Gli scienziati sanno da tempo che l’Antartide si stia riscaldando in modo asimmetrico a causa del riscaldamento globale, ma non hanno mai saputo fornire risposte plausibili.
Hanno così suddiviso la ricerca in 2 parti: nella prima, hanno valutato i dati climatici della regione dal 1958 al 2012, al fine di individuarne le tendenze. Nella seconda, hanno previsto l’applicazione di una funzione ortogonale empirica ai dati meteorologici per spiegare la variabilità nel tempo. In tal modo hanno scoperto che il riscaldamento della temperatura della superficie del Mare di Bellingshausen tra l’isola di Alessandro I e l’isola di Thurston, sembrava essere una forza trainante. Hanno anche scoperto che la variabilità delle temperature ambientali nel corso di diversi decenni, sono attribuibili alle fluttuazioni climatiche nei tropici (come l’oscillazione meridionale di El Niño), suggerendo che tali fluttuazioni svolgono un ruolo fondamentale.
Più specificamente, i ricercatori hanno scoperto che:
- le condizioni di riscaldamento asimmetrico hanno avuto origine dall’armonia del feedback tra l’atmosfera sull’oceano rispetto a quella sulle aree emerse.
- le temperature marine più elevate riscontrate nel versante occidentale hanno avuto un riscontro positivo con le condizioni atmosferiche sovrastanti.
- la forza del feedback nella regione sembra essere controllata dalla topografia e da un ciclo annuale.
Concludono quindi la loro valutazione suggerendo che le differenze climatiche osservate nella regione sono probabilmente dovute a fattori di variabilità climatica naturale che rispondono al riscaldamento globale.
I ricercatori suggeriscono, inoltre, che i fattori climatici naturali potrebbero provocare picchi di temperatura nelle aree orientali dell’Antartico nei prossimi anni, anche se le aree contrapposte della regione continuano a vedere un trend termico in aumento. Tali condizioni potrebbero portare nei prossimi decenni al collasso della calotta glaciale, aumentando il livello di mari. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Science Advances.