Crateri di origine vulcanica su Titano: le conferme della sonda Cassini
La missione Cassini della Nasa nel suo passaggio ravvicinato con Titano, ha evidenziato molte aree simili alla Terra: dune di sabbia, valli fluviali e laghi polari. Ma non solo; la sonda ha evidenziato strutture geologiche simili a vulcani nelle regioni polari della luna principale di Saturno. Una visione che potrebbe provare antiche eruzioni esplosive.
Secondo lo studio “Morphologic Evidence for Volcanic Craters near Titan’s North Polar Region” di A.Wood del Planetary Science Institute e pubblicato sul Journal of Geophysical Research, è ipotizzabile un’origine vulcanica attraverso eruzioni seguite da un collasso dell’edificio. Strutture tondeggianti, con bordi rialzati che talvolta si sovrappongono, coerenti con le forme di altre morfologie vulcaniche già osservate sulla Terra e su Marte.
Dal momento che queste caratteristiche si trovano nelle regioni polari vicino ai laghi di metano, potrebbero essere alimentate proprio dal metano, dall’azoto o da qualche altra sostanza volatile. Ciò indica che ancora oggi potrebbe essere presente un’attività vulcanica.