Published On: Dom, Giu 21st, 2020

I gas vulcanici

I gas vulcanici sono probabilmente la parte meno appariscente di un’eruzione vulcanica, ma possono rappresentare uno degli effetti più letali.

Fortunatamente la maggior parte del gas rilasciato durante un’eruzione è composto da vapore acqueo, risultando relativamente innocuo. Ma i vulcani producono anche anidride carbonica, anidride solforosa, acido solfidrico, fluoruro di idrogeno, e altri tipi di gas, che possono essere pericolosi – anche mortali – nelle giuste condizioni.

L’anidride carbonica è inodore e incolore, ed inoltre non è velenosa, ma sposta il normale cuscinetto d’aria di ossigeno. Poiché essa è più pesante dell’aria, si raccoglie in depressioni, dove può soffocare persone e animali. Può anche “sciogliersi” in acqua e raccogliersi sul fondo, emanando enormi bolle in grado di uccidere la vegetazione, il bestiame e le persone che vengano a trovarsi nelle vicinanze. Una circostanza già avvenuta sul Lago Nyos in Camerun, nel 1986, dove un’eruzione di CO₂ dal lago ha soffocato oltre 1.700 persone e ucciso 3.500 capi di bestiame nei villaggi limitrofi.

L’anidride solforosa e l’idrogeno solforato sono entrambi a base di zolfo, e a differenza dell’anidride carbonica, hanno un distinto odore di uova marce. L’SO₂ può combinarsi con il vapore acqueo nell’aria e formare acido solforico, un acido corrosivo. L’H₂S è anche molto acido, ed estremamente tossico anche in piccole quantità. Entrambi gli acidi irritano i tessuti molli (occhi, naso, gola, polmoni, ecc), e quando i gas formano acidi in quantità sufficienti, si mescolano con il vapore acqueo per formare la nebbia vulcanica, che può risultare pericolosa per la respirazione e provocare danni a polmoni e occhi. Anche in questo caso se gli aerosol a base di zolfo raggiungessero l’atmosfera, interferirebbero con l’ozono avendo effetti a breve ed a lungo termine sul clima.

Uno dei gas più pericolosi ma meno comuni è il fluoro (F₂). Questo gas è giallastro, corrosivo ed estremamente velenoso. Così come l’anidride carbonica è più denso dell’aria e tende quindi a raccogliersi in zone basse. L’acido che l’accompagna, il fluoruro di idrogeno, è altamente tossico e corrosivo, e provoca terribili ustioni interne e attacchi al sistema scheletrico. Anche dopo la sua dissipazione può essere assorbito nell’organismo delle piante, e può essere in grado di avvelenare persone e animali per lunghi periodi a seguito di un’eruzione. Dopo l’eruzione del 1783 dal sistema dei crateri vulcanici Laki, nell’Islanda meridionale, l’avvelenamento da fluoro e la carestia causarono la morte di oltre la metà del bestiame del paese e quasi un quarto di tutta la popolazione residente.

About the Author

- E' un giornalista scientifico, regolarmente iscritto all'albo nazionale. Si occupa di cronaca scientifica e duvulgazione dal 2011, anno di inizio del suo praticantato. Sin dal 2007 ha condotto numerosi studi sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica, alcuni dei quali in collaborazione con l'ArpaV.