Published On: Gio, Ago 6th, 2020

Cos’è il nitrato di ammonio: dubbi e certezze sulla sostanza chimica esplosa a Beirut

La tragica esplosione avvenuta Martedì sera a Beirut, la capitale del Libano, ha un bilancio drammatico: almeno 135 vittime e migliaia di feriti.

Il primo ministro del paese Hassan Diab ha dichiarato che l’esplosione è stata causata da circa 2.700 tonnellate di nitrato di ammonio immagazzinato vicino al porto mercantile della città. Nonostante qualche dubbio in merito alla quantità di tale materiale, è bene evidenziare come il magazzino fosse grande oltre 100 metri, capace quindi, potenzialmente, di contenere tale quantità.

IL NITRATO DI AMMONIO – Si tratta di un composto chimico che ha la formula NH₄NO₃, ed è uno dei fertilizzanti più utilizzati al mondo; ma è anche il componente principale di molti tipi di esplosivi, dove viene miscelato con olio combustibile e fatto esplodere da una carica esplosiva. E’ utilizzato principalmente nelle miniere, combinando ammoniaca e acido nitrico liquido. Perché si verifichi un disastro industriale del nitrato di ammonio, molte cose devono andare storte. E questo sembra essere stato il caso di Beirut.

DUBBI – Il nitrato di ammonio non brucia da solo. Esso accelera la combustione di altri materiali, ma perché questo avvenga, deve essere presente ossigeno. Inoltre, a temperature elevate, ad esempio in caso di incendio, esso può decomporsi violentemente in un processo che crea gas, tra cui ossidi di azoto e vapore acqueo. Tale rapido rilascio provoca un’esplosione; una situazione già vista nell’esplosione di Tianjin del 2015, che uccise 173 persone dopo che sostanze chimiche infiammabili e nitrato di ammonio furono immagazzinate in una fabbrica di prodotti chimici nella Cina orientale.

Sebbene non si sappia con certezza cosa abbia causato l’esplosione a Beirut, le riprese dell’incidente indicano che anche in questo caso potrebbe essere stata provocata da un incendio – visibile in una sezione dell’area portuale della città.
Tuttavia, è relativamente difficile per un incendio innescare un’esplosione di nitrato di ammonio. Il fuoco dovrebbe essere sostenuto e confinato nella stessa area dei piccoli granuli porosi di cui è prodotto il composto chimico.
Inoltre, gli stessi granuli non rappresentano combustibili per l’incendio, quindi dovrebbero essere contaminati o imballati in altro materiale combustibile.

INCURIA – Il nitrato di ammonio immagazzinato nel magazzino di Beirut, a quanto pare, è rimasto li per sei lunghi anni senza adeguati controlli di sicurezza. Un fattore che ha certamente contribuito all’incendio iniziale. Eppure, si tratta di un composto classificato come “merce pericolosa”, e tutti gli aspetti del suo utilizzo sono (o dovrebbero esserlo) strettamente regolati.

Dubbi a parte, i fumi osservati nell’esplosione della capitale libanese – di cui Danilo Coppe, 56 anni, parmigiano, uno dei massimi esperti di esplosivi in Italia, ha dubitato in un’intervista riportata su Repubblica, hanno un effetto irritante per le vie respiratorie e possono rivelarsi un rischio per la salute dei cittadini. Almeno sino a quando non si disperderanno nell’ambiente entro qualche giorno.

About the Author

- E' un giornalista scientifico, regolarmente iscritto all'albo nazionale. Si occupa di cronaca scientifica e duvulgazione dal 2011, anno di inizio del suo praticantato. Sin dal 2007 ha condotto numerosi studi sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica, alcuni dei quali in collaborazione con l'ArpaV.