Published On: Ven, Ago 7th, 2020

Ondate di calore e proiezioni future

L’attuale pandemia di coronavirus ha posto in secondo piano un problema che, se trascurato, potrebbe causare milioni di vittime. Stiamo parlando dei cambiamenti climatici causati dalle attività antropiche.

Ora, un team di ricercatori del National Bureau of Economic Research sostiene che se le emissioni di gas serra non verranno ridotte, le future ondate di calore potrebbero divenire un serio problema, specie per gli anziani e per quelle aree del mondo inadeguate a fronteggiarle.
Nel loro articolo pubblicato sul sito web NBER, il gruppo descrive il confronto tra i decessi durante le ondate di caldo passate con le temperature future previste, per saperne di più sugli scenari futuri.

Le ondate di calore rappresentano una condizione meteorologica estrema che, oltre ad uccidere direttamente attraverso lo stress, può divenire mortale scatenando attacchi di cuore e non solo.

In particolare, secondo il team, a farne le spese sarebbero soprattutto quei paesi privi di risorse per far fronte e le aree a ridosso dell’equatore, dove le temperature massime divengono insostenibili. Ne è stato un esempio l’estate in corso in Medio Oriente, dove la colonnina di mercurio ha superato abbondantemente i 50°C.

In questo nuovo sforzo, i ricercatori hanno esaminato le morti legate al caldo in otto paesi (compresa l’Unione europea) in diversi periodi di tempo e in diverse avvezioni calde, traendone una media. Hanno quindi utilizzato modelli matematici e di proiezione per stimare quante persone sarebbero morte a causa delle ondate di calore entro la fine di questo secolo. E’ emerso un numero inquietante di 73 abitanti ogni 100.000, con picchi di 200 nelle aree più calde del pianeta.

About the Author

- E' un giornalista scientifico, regolarmente iscritto all'albo nazionale. Si occupa di cronaca scientifica e duvulgazione dal 2011, anno di inizio del suo praticantato. Sin dal 2007 ha condotto numerosi studi sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica, alcuni dei quali in collaborazione con l'ArpaV.