Published On: Sab, Ago 29th, 2020

Perché le vespe diventano ‘fastidiose’ alla fine dell’estate?

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Una sera di fine estate, le salsicce sul barbecue, gli hamburger rosolati e la birra fredda. Tutto procede a meraviglia, ma improvvisamente un ospite indesiderato mette in fuga più persone. Stiamo parlando dell’odiata vespa (Vespidae Latreille, 1802), sul cui fondoschiena a strisce ospita una brutta sorpresa (il pungiglione) qualora volessi mandarla via. Accade ogni anno di questo periodo.

Nonostante le apparenze, le vespe hanno questo atteggiamento soltanto al termine dell’estate. In effetti potrebbe capitarne di incontrarne una sul tuo cammino nei mesi precedenti, ma gli osservatori più attenti si saranno accorti che proprio in questo periodo un incontro diviene più comune.

Anche se istintivamente la soluzione al problema sembra quella di ucciderla, è bene ricordare che quell’esemplare ha trascorso l’intera estate a rimuovere bruchi dal tuo orto o gli afidi dai tuoi pomodori. Senza di esse, infatti, avremmo necessità di molti più pesticidi per le nostre lattughe e per i nostri raccolti. Le vespe rappresentano i più acerrimi nemici di altri insetti, compresi quelli più fastidiosi per noi.

Ma allora perché al termine della bella stagione smette quell’utile lavoro per infastidire il nostro barbecue?

La vespa è una cacciatrice e il suo scopo è quello di fornire proteine ai suoi fratelli minori. E’ un meccanismo dell’evoluzione che porta nutrimento alle larve e rappresenta la principale modalità di alimentazione per le vespe operaie adulte.
In cambio del suo duro lavoro, la larva le darà una secrezione zuccherina ricca di carboidrati. Ogni colonia produrrà diverse migliaia di vespe operaie che sono tenute molto occupate per gran parte dell’estate alimentando queste covate.

Con l’avanzare dell’estate, la colonia si trasforma in una cittadella con un massimo di 10.000 lavoratori; in concomitanza con questa crescita del numero di lavoratori c’è la pupa. Quando una larva è completamente nutrita (a circa due settimane di età), è pronta per trasformarsi in una bellissima vespa adulta e non avrà più bisogno delle cure dei suoi fratelli adulti.

Non tutte le nidiate si impupano contemporaneamente; ci sono ancora molte larve da sfamare. Ma il rapporto tra operai e larve cambia, e quando l’estate si avvicina all’autunno, questo rapporto si sposta ulteriormente, lasciando sempre più lavoratori sottoccupati e, cosa importante, senza la dose di zucchero somministrata ai fratelli. In effetti sono stati licenziati. E come gli esseri umani che perdono il proprio lavoro, il loro comportamento cambia.

Adesso cercano lo zucchero lontano dalla colonia, spesso ai tuoi picnic. In assenza di quei facili banchetti zuccherini, visitano i fiori. In effetti, le vespe possono essere efficaci nell’impollinazione come alcune api, ma in termini evolutivi, il tuo picnic è una distrazione relativamente nuova.

Tali cambiamenti comportamentali sorgono in risposta ai bisogni della loro società; le richieste mutevoli sono percepite dai singoli lavoratori e si traducono in cambiamenti nel modo in cui i geni vengono espressi nel loro cervello. All’interno di questi si trovano alcuni indizi su come si evolve il comportamento e quale sia il meccanismo molecolare dietro di esso.

Le vespe operaie che vedi al tuo picnic fanno parte di uno dei prodotti biologici più complessi dell’evoluzione che si trovano nel mondo naturale: una colonia di superorganismi. Quella vespa è un prodotto altamente perfezionato dell’evoluzione con un ruolo importante in una società che supera la nostra in complessità e coordinamento.

A nessuno piace ricevere una visita di una vespa che intralcia la nostra grigliata, ma con una certa comprensione della biologia dietro il loro comportamento, tutti possiamo adattarci per provare a mandarle via senza ferirle.

Proprio come l’attuale pandemia ci ha obbligato a cambiare atteggiamento, sarebbe opportuno cogliere gli aspetti positivi delle sfide; e uno di questi potrebbe essere l’empatia verso questi insetti incompresi ma straordinariamente importanti.

About the Author

- E' un giornalista scientifico, regolarmente iscritto all'albo nazionale. Si occupa di cronaca scientifica e duvulgazione dal 2011, anno di inizio del suo praticantato. Sin dal 2007 ha condotto numerosi studi sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica, alcuni dei quali in collaborazione con l'ArpaV.