Published On: Mer, Ott 7th, 2020

Settembre 2020 il più caldo a livello globale

Dopo i mesi di Gennaio e Maggio, anche Settembre è stato il più caldo a livello globale. Il 2020, così, considerando anche Giugno e Aprile praticamente a pari merito con i più caldi, si candida ad essere l’anno più mite di sempre.

Il mondo ha ormai quasi raggiunto la soglia di +1.3°C dai livelli preindustriali, sfiorando i fatidici 1.5°C descritti nel rapporto del 2018 dal comitato consultivo delle scienze climatiche delle Nazioni Unite, l’IPCC.

Il cambiamento climatico causato dalle emissioni di gas serra derivanti dalla combustione di combustibili fossili ha registrato un’accelerazione negli ultimi decenni. Diciannove degli ultimi 20 anni sono i più caldi da quando sono iniziate letture accurate alla fine del XIX secolo e dalla fine degli anni ’70, il termometro globale è aumentato di 0,2°C ogni decennio, secondo i dati dell’UE.

Le temperature a settembre sono state “eccezionalmente alte” sulla Siberia settentrionale, che, insieme a gran parte del Circolo Polare Artico, ha visto un clima incredibilmente caldo per mesi. E’ stato brutale in Medio Oriente, con nuove alte temperature segnalate in Turchia, Israele e Giordania.
Anche alcune aree del Nord Africa e del Tibet sono risultate molto più calde del normale, e non sono da trascurare i valori massimi che hanno raggiunto i 49°C nella contea di Los Angeles all’inizio del mese.
In tutta la California, cinque dei sei più grandi incendi nella storia dello stato erano ancora in corso alla fine del mese.

Secondo il rapporto Copernicus, Settembre è stato più caldo di 0,05°C rispetto a settembre 2019, il settembre più caldo precedente.

Il ghiaccio marino artico, nel frattempo, si è ridotto al suo secondo livello più basso il mese scorso, scivolando sotto i quattro milioni di chilometri quadrati per la seconda volta dall’inizio delle registrazioni satellitari nel 1978, secondo C3S. La calotta glaciale artica galleggia sull’acqua dell’oceano intorno al Polo Nord e quindi non contribuisce direttamente all’innalzamento del livello del mare quando si scioglie, ma ne accelera il riscaldamento globale. La neve appena caduta riflette l’80% della forza radiativa del Sole nello spazio, ma quando quella superficie simile a uno specchio viene sostituita dal mare blu intenso, viene assorbita circa la stessa percentuale di energia di riscaldamento della Terra.

Secondo uno studio della scorsa settimana, il cambiamento climatico ha anche sconvolto i modelli meteorologici regionali, con conseguente aumento dei raggi uv che colpisce la calotta glaciale della Groenlandia, che si sta sciogliendo, spargendo massa nell’oceano, più rapidamente che in qualsiasi momento negli ultimi 12.000 anni.

Nel 2019, la calotta glaciale, che contiene abbastanza acqua ghiacciata per sollevare gli oceani globali di sette metri, ha versato più di mezzo trilione di tonnellate, approssimativamente equivalente a tre milioni di tonnellate di acqua ogni giorno, o sei piscine olimpiche ogni secondo.

About the Author

- E' un giornalista scientifico, regolarmente iscritto all'albo nazionale. Si occupa di cronaca scientifica e duvulgazione dal 2011, anno di inizio del suo praticantato. Sin dal 2007 ha condotto numerosi studi sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica, alcuni dei quali in collaborazione con l'ArpaV.