Published On: Mer, Dic 23rd, 2020

Covid-19, mascherine insufficienti senza distanziamento sociale

Nel corso del 2020 sono state tante le ipotesi e gli studi in merito a SARS-CoV-2 e alla conseguente malattia respiratoria Covid-19. Anche la scienza ha pagato la scarsa conoscenza del nuovo ceppo di coronavirus, a tal punto che gli studi fornivano spesso risposte contrastanti.

Un punto fermo riconosciuto sin dai primi mesi, tuttavia, è stato il distanziamento sociale.

Ora, secondo un nuovo studio pubblicato in Physics of Fluids, i ricercatori della New Mexico State University dimostrano come indossare una semplice mascherina potrebbe non essere sufficiente per prevenire la diffusione di Covid-19 in assenza di distanziamento.

I ricercatori hanno testato cinque diversi tipi di materiali utilizzati per le mascherine in presenza di starnuti e tosse. Fermo restando che le mascherine hanno ridotto il numero di goccioline potenzialmente pericolose, a distanza inferiore di 1,8 metri ne è sopravvissuto un numero sufficiente alla diffusione.

All’università, i ricercatori hanno costruito una macchina che utilizza un generatore d’aria per imitare la tosse e gli starnuti umani. Il generatore è stato utilizzato per soffiare minuscole particelle liquide, come le goccioline trasportate dall’aria da starnuti e tosse, attraverso fogli laser in un tubo quadrato ermetico con una telecamera.

Hanno bloccato il flusso delle goccioline nel tubo con cinque diversi tipi di materiali per maschere: una normale maschera in tessuto, una maschera in tessuto a due strati, una maschera in tessuto a due strati bagnata, una maschera chirurgica e una N-95 riservata solitamente al personale medico. Ebbene, anche quest’ultima non è risultata immune alle goccioline, specie in caso di tosse prolungata o starnuti ripetuti.

Un singolo starnuto può trasportare fino a 200 milioni di minuscole particelle virali, a seconda di quanto sia malato il portatore. Anche se una maschera blocca un’enorme percentuale di quelle particelle, potrebbero fuoriuscirne abbastanza da diffondere il virus.

Lo studio inoltre non ha tenuto conto delle perdite dalle maschere, indossate correttamente o in modo improprio, che possono aumentare il numero di goccioline che si fanno strada nell’aria.

About the Author

- E' un giornalista scientifico, regolarmente iscritto all'albo nazionale. Si occupa di cronaca scientifica e duvulgazione dal 2011, anno di inizio del suo praticantato. Sin dal 2007 ha condotto numerosi studi sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica, alcuni dei quali in collaborazione con l'ArpaV.