Published On: Lun, Gen 18th, 2021

K2: la rivincita degli Sherpa

Nel 1954 era stata la spedizione italiana di Compagnoni e Lacedelli a scalare il K2 (abbreviazione di Karakorum 2) per la prima volta. Il K2 con i suoi 8.606 m.s.l.m. è la seconda vetta più alta del mondo dopo l’Everest. Le spedizioni sui vari ottomila della terra sono state a decine e tanti alpinisti di tutto il mondo si sono cimentati in queste avventure, spesso purtroppo anche tragiche.

Ad accompagnare gli alpinisti ci sono spesso stati gli Sherpa. Gli Sherpa sono le guide locali che sono state sempre fondamentali per il trasporto di materiale e il supporto alla spedizione, ma spesso sono rimaste nell’ombra. Il nome Sherpa deriva in realtà da una popolazione del Nepal che storicamente si è occupata di fare questi mestiere per gli alpinisti. Oggi il termine Sherpa è allargato e identifica tutte quelle guide indipendentemente dal gruppo etnico.

Nell’alpinismo le sfide sono continue e continuano ad aprirsi nuove vie e ad aprirsi nuovi scenari da record. Il K2 era rimasto l’ultimo 8.000 mai scalato in inverno. E così, dopo tanti record fatti da alpinisti europei e americani, questa volta è tempo di chi la montagna l’ha sempre vissuta da dietro le quinte.

Si avvera così il sogno della spedizione nepalese che, composta da 10 Sherpa, guidati da Chhang Dawa Sherpa, ha conquistato il K2 alle 16:58 del 17 gennaio 2021. Una gioia immensa per il team di ragazzi asiatici che segna un momento storico per l’alpinismo mondiale su diversi aspetti. Le difficoltà non sono mancate e durante la spedizione si era anche temuto che potesse non essere portata a termine, ma con grande tenacia la missione si è compiuta alla grande. Dunque l’inizio del 2021 regala una pagina importante dell’alpinismo mondiale. Namastè!

Fonti Consultate: Ansa, Planet Mountain.

 

About the Author

- Ingegnere Ambientale, laureato presso il Politecnico di Torino, si è specializzato in difesa del suolo. Oggi si occupa di progettazione di impianti ad energia rinnovabile e di sviluppo sostenibile della montagna, con focus sulla mobilità elettrica. Volontario di Protezione Civile, ama la natura, ma anche i social media e la fotografia. Per compensare la formazione scientifica coltiva lo studio della storia e delle scienze politiche. * Contatti: giuseppe.cutano@geomagazine.it * * IG: @latitude_45