Published On: Mar, Gen 19th, 2021

Quant’è sicuro il vaccino Pfizer?

Quant’è sicuro un vaccino? E’ una domanda che si pongono in tanti.

Prendendo come riferimento il vaccino Pfizer, ad esempio, è stata resa nota la notizia che 23 anziani sono deceduti in Norvegia dopo la somministrazione.

I decessi sarebbero stati provocati da febbre, nausea e diarrea che, sebbene nello spettro degli effetti collaterali del vaccino, sarebbero ampiamente tollerati dalla maggioranza della popolazione.

E’ quindi probabile, ma non ne siamo certi, che tale vaccino possa rappresentare un pericolo per le persone più fragili, in virtù della risposta immunitaria generata.

Del resto la grande sfida per qualsiasi vaccino è generare una risposta immunitaria sufficiente in modo da essere protetti dalla malattia in questione, ma non troppo da provocare gravi effetti avversi.

Tale problema, tuttavia, non si è verificato in altre aree del mondo e nella stessa nazione il numero di vaccinati è salito a ben 45.000. Quindi, le morti non sono state collegate in modo definitivo alle complicazioni del vaccino. Le informazioni restano limitate, ma sappiamo che le persone decedute erano fragili e anziane.

VACCINI A CONFRONTO?

Sappiamo, inoltre, che nella storia recente non è mai stata associata una mortalità maggiore a seguito del vaccino antinfluenzale, anche se non è possibile confrontarlo con il Pfizer.

Immagine esemplificativa

Quest’ultimo si basa sulla nuova tecnologia mRNA, la quale introduce parte del materiale genetico del virus SARS-CoV-2 sotto forma di RNA messaggero (mRNA); si tratta, quindi, di un vaccino completamente nuovo per il nostro organismo.

E’ triste dirlo, ma i casi citati sensibilizzeranno altri paesi ad un monitoraggio più accurato, specie nelle case di cura.

Ci aspettiamo rapporti di sorveglianza da altri paesi con un programma di vaccinazione attivo, in modo da costruire un quadro più accurato.

About the Author

- E' un giornalista scientifico, regolarmente iscritto all'albo nazionale. Si occupa di cronaca scientifica e duvulgazione dal 2011, anno di inizio del suo praticantato. Sin dal 2007 ha condotto numerosi studi sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica, alcuni dei quali in collaborazione con l'ArpaV.