Antichi fiumi rivelano il passato verde e rigoglioso del Sahara
Migliaia di anni fa gran parte del deserto del Sahara era verde e rigoglioso.
Non è una novità, numerosi studi lo hanno sempre dimostrato. Dalle incisioni preistoriche di giraffe e coccodrilli, alla pittura rupestre dell’età della pietra, dove vengono raffigurati umani che nuotano.
Recentemente si è andati oltre grazie ad una combinazione di carote di sedimenti estratte nel Mediterraneo e ai risultati della modellazione climatica computerizzata.
LO STUDIO
Il lavoro, analizzato per la prima volta da un team di ricerca internazionale, tra cui Tobias Friedrich, ricercatore oceanografico dell’Università delle Hawai’i a Mānoa, racconta la storia dei principali cambiamenti ambientali in Nord Africa negli ultimi 160.000 anni.
Insieme al GEOMAR Helmholtz Center for Ocean Research Kiel, il team ha organizzato una crociera di ricerca nel Golfo della Sirte in libia.
Utilizzando un metodo chiamato carotaggio a pistone, gli scienziati hanno premuto cilindri giganti nel fondo del mare e sono stati in grado di recuperare colonne di fango marino lunghe quasi 30 piedi.
Gli strati di fango contengono particelle di sedimenti e resti vegetali trasportati dal vicino continente africano, oltre a gusci di microrganismi che sono cresciuti nell’acqua di mare, raccontando la storia dei cambiamenti climatici nel passato.
Da lavori precedenti, era già noto che diversi fiumi scorrevano episodicamente attraverso la regione, che oggi è una delle aree più aride della Terra. Ma l’ultimo sforzo offre un quadro completo di quando e perché ci sono state piogge sufficienti nel Sahara centrale per dar luogo a quegli antichi corsi d’acqua.
CAMBIAMENTI MILLENARI
La spiegazione, compatibile con altri studi, è quella di lievi cambiamenti dell’orbita terrestre e dei conseguenti cambiamenti delle calotte polari, che hanno determinato fasi umide con precipitazioni elevate a lunghi periodi di siccità quasi totale.
I primi durarono circa 5.000 anni, consentendo alta umidità dal Nord Africa alle coste del Mediterraneo. Per le persone di quel tempo, ciò provocò drastici cambiamenti nelle condizioni di vita, che probabilmente portarono a grandi movimenti migratori in Nord Africa.
Il futuro prevede che questa regione sperimenterà intense siccità come conseguenza del cambiamento climatico indotto dall’uomo.
Lo studio è stato pubblicato su Nature Geoscience.