Nelle nane bianche resti di antichi pianeti simili alla Terra
Analizzando i dati spettroscopici a diverse lunghezze d’onda di oltre 1000 nane bianche dal telescopio Gaia dell’ESA, un team guidato dall’Università di Warwick si è imbattuto in un segnale insolito in 4 di esse.
Tale indizio corrispondeva alla lunghezza d’onda del litio e in uno di esse anche del potassio.
I ricercatori hanno quindi confrontato le quantità degli elementi con altri, come il sodio e il calcio, scoprendo una correlazione con la composizione chimica della crosta di pianeti come la Terra e Marte.
Lo studio ha pertanto fornito uno scorcio dei corpi che orbitavano intorno ad esse miliardi di anni fa.
CROSTE VAPORIZZATE
Gli strati esterni delle nane bianche contengono fino a 300.000 giga-tonnellate di detriti rocciosi, che includono fino a 60 giga-tonnellate di litio e 3.000 giga-tonnellate di potassio, equivalenti a una sfera di 60 chilometri di densità simile alla crosta terrestre.
La quantità di materiale della crosta rilevata è simile in massa a quella degli asteroidi che vediamo nel nostro sistema solare, portando gli astronomi a credere che ciò che stanno vedendo intorno a tutte e quattro le stelle sia materiale separato da un pianeta.
Precedenti osservazioni di nane bianche hanno trovato prove di materiale dal nucleo interno e dal mantello dei pianeti, ma nessuna prova definitiva di materiale della crosta, che rappresenta una piccola frazione della massa di un pianeta ed è rilevabile solo quando la stella è molto fredda.
UNO DEI PIU’ ANTICHI SISTEMI PLANETARI
Le nane bianche sono nella fase morente del loro ciclo di vita, poiché hanno bruciato il loro carburante e si sono raffreddate per miliardi di anni. Si pensa che queste quattro nane bianche abbiano bruciato il loro carburante fino a 10 miliardi di anni fa e potrebbero essere tra le più antiche formate nella nostra galassia.
E’ quindi probabile che stiamo osservando la formazione di pianeti attorno a una stella che si è formata nell’alone galattico, 11-12,5 miliardi di anni fa; quindi deve essere uno dei più antichi sistemi planetari finora conosciuti.