Published On: Sab, Feb 13th, 2021

Il lander Insight sfida l’inverno marziano

Il lander InSight della Nasa estenderà la sua missione per altri due anni, ma gli ingegneri hanno deciso di risparmiare l’energia necessaria affinché superi l’inverno marziano.

E’ stato progettato per durare il più a lungo possibile, ma le tempeste di polvere del 2019 hanno riversato uno strato polveroso sui pannelli solari.

Nonostante la sua posizione di atterraggio a Elysium Planitia, una pianura battuta dal vento sull’equatore, e i molteplici passaggi dei Dust Devils nei pressi del veicolo, la polvere non è stata rimossa come avvenne invece con Spirit e Opportunity. E la stagione più ventosa è appena terminata, per cui è escluso che i pannelli possano essere ripuliti dagli agenti atmosferici. 

Per tale motivo oggi producono solo il 27% della loro capacità, che deve essere ripartita tra strumenti scientifici, braccio robotico, radio e una varietà di strumenti che riscaldano il lander dalle gelide temperature.

Marte si sta attualmente muovendo verso quello che viene chiamato afelio, il punto nella sua orbita più lontano dal Sole. Ciò significa che la luce solare già debole sta divenendo ancora più fioca. Marte inizierà ad avvicinarsi di nuovo alla nostra stella nel luglio 2021, dopodiché il team inizierà a riprendere le operazioni scientifiche complete.

Gli scienziati selezioneranno accuratamente quali strumenti dovranno essere spenti e quali continueranno a funzionare, soprattutto in relazione alle condizioni meteorologiche del pianeta.  

Il lander continuerà a studiare la struttura interna del pianeta rosso, tra cui eventi sismici, ma anche fenomeni meteorologici come i diavoli di polvere.
Se gli strumenti non dovessero essere in grado di superare l’inverno marziano essi saranno in grado di riavviarsi alla prima luce solare; a patto che la strumentazione non risulti danneggiata dalle temperature.

About the Author

- E' un giornalista scientifico, regolarmente iscritto all'albo nazionale. Si occupa di cronaca scientifica e duvulgazione dal 2011, anno di inizio del suo praticantato. Sin dal 2007 ha condotto numerosi studi sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica, alcuni dei quali in collaborazione con l'ArpaV.