Una cometa (e non un asteroide) la causa dell’estinzione dei dinosauri?
L’estinzione dei dinosauri è uno degli eventi più conosciuti della storia del nostro pianeta. Ciò che l’abbia provocato, tuttavia, è ancora oggetto di dibattito.
Sappiamo che avvenne 66 milioni di anni fa e che il responsabile fu un oggetto celeste che colpì al largo di quella che oggi è la costa del Messico.
Causò l’estinzione di 3/4 della vita sulla Terra – dinosauri inclusi – e il cratere generato dall’impatto è oggi noto come Chicxulub.
Ora, due astronomi di Harvard affermano di aver risolto l’antico dilemma che circonda la natura e l’origine dell’evento. Secondo la loro analisi fu una cometa, e non un asteroide, originatasi in una regione di spazio ai margini del nostro sistema solare; e Giove ne fu responsabile.
Il gigante gassoso è notoriamente un corpo che ci protegge da tali impatti. Ne è un esempio l’evento della cometa Shoemaker-Levy 9 del 1994. La sua enorme attrazione gravitazionale attrae a sé i corpi in transito, proteggendoci. Tuttavia, funge anche come una sorta di flipper che invia le comete di lungo periodo, provenienti dalla nube di Oort, in un’orbita che lambisce il Sole. E ogni 250-750 milioni di anni, può capitare che tali vagabonde dello spazio incrocino l’orbita della Terra.
Poiché provengono dal gelo profondo del nostro sistema solare sono corpi completamente ghiacciati, capaci di generare incredibili scie di gas e polveri al loro avvicinamento alla nostra stella. E non soltanto a causa del calore generato dal Sole, ma soprattutto per le enormi forze di marea a cui sono sottoposte.
Secondo i due scienziati, che hanno pubblicato le analisi su Scientific Reports, la teoria della cometa scalza quella di un asteroide proveniente dalla fascia principale. A tal proposito, una delle prove ottenute a favore dell’origine cometaria è la composizione del cratere: solo 1/10 degli asteroidi della fascia principale sono costituiti da condrite carboniosa, a differenza della maggior parte delle comete.
Le prove suggeriscono che il cratere Chicxulub e altri crateri simili, come il cratere Vredefort in Sud Africa creatosi circa due miliardi di anni fa, e il cratere Zhamanshin di milioni di anni fa in Kazakistan, avevano tutti condrite carboniosa.
L’oggetto era più grande dell’isola di Manhattan e nel suo avvicinamento produsse uno spettacolo incredibile, ma decisamente inquietante; nessuno è a conoscenza di quando un evento simile possa riaccadere. L’unico modo è quello di scrutare il cosmo al meglio delle nostre possibilità.