La Luna non ha alcuna influenza sull’agricoltura
Si narra che la Luna, attraverso le sue fasi, abbia una certa influenza sulle colture.
Il primo articolo in merito fu pubblicato da Cyril Beeson sull’autorevole rivista Nature nel lontano 1946. Da allora si diffuse questa credenza pseudoscientifica che è finita persino alle scuole superiori.
Ora, un gruppo di ricerca dell’Università di Valencia, avverte del rischio di miti e credenze legate all’influenza della luna sull’agricoltura. I ricercatori, grazie ad una revisione di oltre 100 documenti, hanno pubblicato i risultati sulla rivista Agronomy.
Purtroppo si è osservato che gli studenti arrivano all’università convinti che tale relazione esista davvero. Tuttavia, oggi è appurato che tali supposizioni non godono di basi scientifiche in biologia e agronomia, oltre che in fisica.
Gli autori, Olga Mayoral, Jordi Solbes, José Cantó e Tatiana Pina, affermano che gli articoli analizzati sono soprattutto articoli scientifici, ma sono stati studiati anche monografie e libri di testo di istruzione superiore. Sono considerate scienze consolidate e vengono utilizzate nell’insegnamento dei diplomi relativi a botanica, agronomia e fisica.
Questa recensione mira a raccogliere le pubblicazioni più rilevanti, confermando, in primo luogo, che le monografie “non stabiliscono alcuna relazione tra la luna e la crescita delle piante” e, in secondo luogo, che gli argomenti contenuti negli articoli “non forniscono alcuna chiara prova scientifica per corroborare l’influenza del satellite naturale terrestre sui raccolti“.
I ricercatori avvertono, inoltre, che alcune tradizioni popolari legate all’influenza della luna sulla fisiologia vegetale sono state incorporate nella cosiddetta agricoltura biodinamica. È questo sistema di gestione agricola che evita l’uso di fertilizzanti artificiali, pesticidi ed erbicidi, come l’agricoltura biologica, ma presuppone che forze e ritmi cosmici, compresa la luna, influenzino i periodi di semina e raccolta.