Le specie si adattano più velocemente al freddo che al caldo
Un grande numero di specie potrebbe risultare incapace di adattare la propria fisiologia ai cambiamenti climatici.
Tuttavia, secondo un team di ricercatori internazionali guidati dalla McGill University, le specie evolvono la propria tolleranza al calore più lentamente rispetto al freddo.
Tali risultati sono emersi grazie allo sviluppo del più grande database disponibile, che mostra le tolleranze termiche di tutti i tipi di organismi (database GlobTherm).
I limiti termici delle specie sono legati al clima in cui essi vivono, ma la tolleranza al freddo si è evoluta più velocemente, specie negli endotermi rispetto agli ectotermi e alle piante. I primi sono quelli che generano calore metabolico per regolare la propria temperatura corporea – ad esempio, mammiferi e uccelli – mentre gli ectotermi sono quelli che la regolano utilizzando fonti di calore esterne, come rettili, pesci e invertebrati.
Tale disparità potrebbe derivare dal fatto che la tolleranza al calore ha raggiunto una barriera evolutiva, oltre la quale un’ulteriore evoluzione è vincolata o selezionata. Ciò fa riflettere in merito a quello che potrebbe accadere in futuro, visto che la temperatura media globale è destinata a salire.
I risultati di questo studio sono particolarmente rilevanti per la gestione della conservazione. Proteggere e creare aree che forniscono rifugi per la biodiversità da temperature estreme è una strategia chiave per i gestori della conservazione.