Published On: Sab, Mar 27th, 2021

L’asteroide Apophis non colpirà la Terra per almeno un secolo

Subito dopo la sua scoperta avvenuta nel 2004, Apophis inquietò la comunità scientifica. Gli astronomi calcolarono la sua orbita e si accorsero che il corpo sarebbe transitato accanto alla Terra nel 2029 e nel 2036. Le prime stime ponevano una probabilità di impatto di 1 su 37, tanto che l’asteroide, con il suo diametro di 340 metri, rappresentava realmente un rischio.

Ulteriori studi ridussero la possibilità di impatto al primo passaggio, rendendolo uno dei tanti asteroidi vaganti ad una distanza di sicurezza dalla Terra. Il transito successivo poneva ancora qualche rischio, ma la stima di impatto divenne realmente bassa.

Nel tempo, nuove misure stabilirono una probabilità di collisione dello 0,0004% per il 2029, quindi realmente trascurabile. Tuttavia, sino a qualche giorno fa si pensava che l’asteroide potesse rappresentare ancora un pericolo nel suo passaggio ravvicinato del 2068, ma le recenti osservazioni combinate con l’analisi della sua orbita l’hanno finalmente escluso.

QUALSIASI IMPATTO ESCLUSO PER ALMENO UN SECOLO

Anzi, la roccia spaziale non intersecherà l’orbita terrestre per almeno 100 anni.

Goldstone Deep Space Communications Complex – Credit: Nasa

I risultati sono giunti grazie all’opportunità offerta dallo stesso asteroide lo scorso 5 Marzo, quando gli astronomi hanno acquisito ulteriori immagini radar con l’antenna di 70 metri del Goldstone Deep Space Communications Complex della Deep Space Network a Barstow, in California.

Sebbene le immagini radar di Apophis appaiano pixelate, possiedono una risoluzione di 38,75 metri per pixel, ossia notevole considerando che l’asteroide si trovava a 17 milioni di chilometri di distanza (o circa 44 volte la distanza Terra-Luna). Se avessimo un binocolo potente come questo radar saremmo in grado di sederci a Los Angeles e leggere un menu per la cena in un ristorante di New York.

L’acquisizione ulteriore dei dati vuole far luce sulla forma di questa roccia errante. Da precedenti osservazioni si è notata una forma bilobata, simile ad una nocciolina. Una figura relativamente comune tra gli asteroidi potenzialmente pericolosi di dimensioni maggiori di 200 metri.

Gli astronomi stanno anche lavorando per sviluppare una migliore comprensione della velocità di rotazione dell’asteroide e dell’asse attorno al quale ruota. Questa conoscenza consentirà loro di determinare l’orientamento che esso avrà con la Terra quando incontrerà il campo gravitazionale del nostro pianeta nel 2029.

Il 13 aprile 2029, Apophis passerà a meno di 32.000 chilometri dalla superficie del nostro pianeta, più vicino dei satelliti geostazionari. Durante questo passaggio sarà visibile nell’emisfero orientale geografico senza l’ausilio di strumenti.

Rappresenterà un’opportunità senza precedenti per avere una visione ravvicinata di una sorta di reliquia del Sistema Solare.

About the Author

- E' un giornalista scientifico, regolarmente iscritto all'albo nazionale. Si occupa di cronaca scientifica e duvulgazione dal 2011, anno di inizio del suo praticantato. Sin dal 2007 ha condotto numerosi studi sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica, alcuni dei quali in collaborazione con l'ArpaV.