Appennino settentrionale e centrale, un inverno nevoso
Se l’inverno scorso, 2019/20, non era stato molto generoso in termini di neve in Appennino, quello appena trascorso invece lo è stato. Diverse sono state le nevicate che hanno imbiancato tutta la catena montuosa dalla Liguria alla Calabria e già in dicembre sono iniziati gli accumuli protrattisi con le ultime nevicate a ridosso di maggio. I settori più “colpiti” sono stati quelli dell’Appennino settentrionale e centrale. Diverse le spettacolari immagini giunte dall’Abetone (Toscana), dal Terminillo (Lazio), oppure da Capracotta (Molise). Sembra parsa una sorta di beffa per gli operatori dello sci tutta questa neve nell’anno della chiusura totale dello sci per la pandemia.
Avevamo già parlato in un articolo della particolare importanza della neve in Appennino proprio per la sua conformazione geologica. Dunque queste nevicate saranno un toccasana per la ricarica delle falde acquifere, in particolare per gli usi estivi in pianura e sulle aree costiere.
Abbiamo trovato un interessante comparazione fotografica realizzata dal portale Meteo Abruzzo che compara alcuni scatti del Monte Velino (2.487 m.s.l.m) osservato dal versante laziale negli ultimi anni a fine aprile. Dagli scatti è ben evidente come la situazione del 2021 sia ben florida rispetto ad esempio al 2017.