Suffragio femminile: quali gli ultimi paesi europei?
Se alcuni paesi come l’Arabia Saudita, solo nel 2015, hanno concesso il diritto di voto alle donne, anche in Europa le cose sono state piuttosto lente in alcuni paesi.
Il primo paese europeo a concedere il diritto di voto alle donne è stata la Finlandia nel 1906 e a seguire la Norvegia (seppur con limitazioni in base al censo) l’anno successivo. Il primo paese al mondo a concedere questo diritto era stata invece la Nuova Zelanda nel 1893.
A cavallo delle due guerre mondiali, un bel blocco di paesi europei, ha concesso finalmente il diritto di voto alle donne. L’Italia ci è arrivata nel 1945, così che tutti gli italiani per la prima volta hanno potuto votare, incluso il Referendum sulla Monarchia o sulla Repubblica del 1946. Con il 1945 tutti i grandi paesi europei, incluso tutto il blocco dell’est che aveva anticipato i tempi rispetti al blocco occidentale, avevano il suffragio femminile.
Gli ultimi due paesi europei che hanno dato la possibilità di votare alle donne sono stati la Svizzera, solo nel 1971 e la monarchia del Liechtenstein che l’ha concessa solo nel 1984. La Svizzera ci aveva già provato nel 1959 con un referendum. La campagna elettorale proponeva alcuni manifesti elettorali per il no che recitavano “Uomini, fratelli, figli proteggete noi dalla politica. Il nostro mondo è la nostra casa e tale deve restare”. Probabilmente quei manifesti fecero breccia nel mondo maschile svizzero e la proposta del voto alle donne fu sonoramente bocciata (ovviamente per mano del solo pubblico maschile). Seppur qualche cantone concesse il diritto di voto a livello locale, già negli anni ’60, sarà solo finalmente con il Referendum del 1971 che gli uomini “concederanno” il voto alle donne (a livello nazionale). Il risultato fu approvato con il 65,7% dei voti favorevoli. Ma bisognerà aspettare il 1991 che l’ultimo cantone (Appenzello Interno) avvallasse il suffragio universale per la votazioni locali
Ad oggi, al mondo, resta vietato il voto nel Principato del Brunei, ma non solo alle donne, ma anche agli uomini. Nella Città del Vaticano, invece, il Papa viene eletto dai cardinali che sono ovviamente solo uomini. Qui però è una questione legata alle scelte della religione cattolica di cui lo Stato del Vaticano è una diretta emanazione.
Fonti Consultate: Parlament.ch, CH201, Cuba Holydays, Frammenti di Storia