La fiamma olimpica ferma da oltre un anno in Giappone
Chi ha avuto la fortuna di fare il tedoforo conosce l’emozione che si prova a portare il fuoco sacro di Olimpia. Il rito olimpico della fiamma risale proprio ai tempi dell’antichità. Nell’antica Grecia, ad Olimpia che era la sede dei primi Giochi, era già prassi accendere un fuoco durante tutto il periodo delle gare. La fiamma era accesa in onore degli Dei ai quali gli stessi giochi erano dedicati.
Nelle olimpiadi moderne solo nel 1928 fu reintrodotto nuovamente il rito della fiamma. Nelle prime edizioni il fuoco veniva accesso nella città che ospitava i giochi e poi solo dopo gli anni ’50 tornò ad essere acceso ad Olimpia e poi inviato nella città sede dei giochi.
Ad Olimpia, oggi, nei resti del tempio di Hera il rito prevede che siano undici vestali ad accendere la fiamma. L’accensione avviene in maniera naturale mediante l’energia del sole. Uno specchio parabolico concentra i raggi del sole e così viene acceso il fuoco.
Il 12 marzo 2020 il rito in Grecia si ripete. Il 2020 è l’anno dei Giochi Olimpici di Tokyo. Il fuoco sacro dei Giochi viene dunque acceso ad Olimpia, ma nel frattempo sta esplodendo la pandemia in Europa (L’Italia è già tutta zona rossa). Come da prassi parte il tour della fiaccola attraverso le città storiche della Grecia, ma il 13 marzo la corsa si interrompe a Sparta. Ci sono troppi assembramenti. Si ferma dunque anche la staffetta così come si ferma tutto il mondo.
Nonostante questa situazione, a marzo 2020, si parla comunque di disputare i giochi. La fiamma olimpica, conservata in una lampada, parte via aereo alla volta del Giappone. E’ il 20 marzo 2020, le restrizioni colpiscono anche il paese del sol levante e la fiamma di Olimpia viene accolta con tutte le restrizioni del caso. C’è però ancora speranza di tenere i giochi e per il 26 marzo 2020 viene fissata la partenza della lunga staffetta lungo tutto il paese nipponico. 121 giorni attraverso tutte le 47 prefetture del Giappone.
La doccia fredda arriva però il 24 marzo 2020. I giochi di Tokyo 2020 vengono rinviati al 2021. E quindi che fare con il fuoco sacro di Olimpia? Bisogna conservarlo acceso, ma con questa scusa si tiene anche accesa la speranza che questo brutto momento passi. Dunque la fiamma rimane “parcheggiata” in Giappone. E che fare? Nell’autunno 2020 la fiamma viene esposta al Museo Olimpico di Tokyo in attesa di una ripartenza.
Il 25 marzo 2021, esattamente un anno dopo l’annuncio del rinvio dei Giochi, la fiamma prova ad iniziare finalmente il suo percorso in Giappone. Si parte da Fukushima per ricordare la tragedia che ha colpito il paese nel 2011. Il messaggio che porta la fiaccola è “La speranza illumina il nostro cammino”, ma nel mondo la pandemia sta tenendo sotto scacco ancora molti paesi, fra cui il nostro.
Solitamente il percorso della staffetta con la torcia olimpica è accolto da un mare di folla, ma le stringenti norme anti-covid fanno si che sia solo il tedoforo a percorrere le strade del Giappone con pochi altri addetti ai lavori. L’ultima tappa della staffetta è prevista per il 23 luglio 2021, giorno in cui è prevista l’apertura dei giochi.
Le notizie ancora si rincorrono sulla reale possibilità di disputare i giochi a luglio, ma la fiaccola sta continuando il suo silenzioso viaggio fra le meraviglie del Giappone. In queste ore la staffetta con la torica olimpica si trova nella parte orientale dell’isola e da pochi giorni ha lasciato Kyoto. Per la prima volta nella storia una fiamma olimpica rimane accesa per cosi tanto tempo ed ad oggi sono trascorsi esattamente 444 giorni dall’accensione ad Olimpia.
Dunque buon viaggio fiaccola con la speranza che questo fuoco che ha tenuto accese tante speranza possa brillare nel braciere di Tokyo a luglio. In bocca al lupo fiaccola, in bocca al lupo Giappone.
Per seguire il percorso della fiaccola qui trovate il sito ufficiale.
Fonti consultate: Rai Sport, CONI, Japan Olympic Museum, Olympics