Published On: Mar, Giu 1st, 2021

Il kilometro verde lungo l’autostrada del Sole

Il tutto parte dall’idea di schermare alcune aree industriali degradate. Siamo a Parma lungo l’autostrada del Sole (A1) ed è l’estate del 2011. L’idea in poco tempo diventa non solo estetica, ma evolve nel creare un corridoio verde che si estende lungo tutta la zona di Parma interessata dal passaggio dell’autostrada (11 km). Così nasce il progetto di un bosco urbano che faccia da cuscinetto fra l’infrastruttura viaria e la città emiliana. Gli alberi restano sicuramente il miglior mezzo per la cattura della C02 rilasciato dal transito dei mezzi.

L’idea partita da lontano coinvolge via via associazioni, imprese ed enti pubblici e nel 2019 finalmente viene firmato un protocollo. Lo scorso anno si è creato un consorzio senza scopo di lucro per progettare, acquistare le piantine e gestire il bosco per raggiungere la certificazione PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes). Il consorzio è aperto a tutti coloro che vogliono aderire al progetto.

I primi alberi sono stati piantati nell’autunno dello scorso anno e l’impianto prevede  la piantagione di essenze arbustive ed arboree a fasce, con esemplari più grandi mano a mano che ci si allontana da sedi stradali. Le specie verranno scelte tenendo conto di alcuni fattori come adattamento ecologico, efficacia nell’abbattimento delle particelle sottili e assorbimento di CO2, bassa esigenza idrica, e presenza di bacche per avifauna. Ad oggi sono già le 1.000 le piante del progetto messe a dimora.

L’idea è dunque quella di creare un bosco urbano con ampia biodiversità dove ognuno può contribuire con l’acquisto delle piante, oppure contattando il consorzio per mettere a disposizione il proprio terreno. La lotta ai cambiamenti climatici parte anche da queste belle idee di condivisione a tutte i livelli e proattività sociale. Dunque i nostri complimenti per questa iniziativa.

Per maggiori info: Kilometro verde di Parma

Fonte: Kilometro verde di Parma, Rai

About the Author

- Ingegnere Ambientale, laureato presso il Politecnico di Torino, si è specializzato in difesa del suolo. Oggi si occupa di progettazione di impianti ad energia rinnovabile e di sviluppo sostenibile della montagna, con focus sulla mobilità elettrica. Volontario di Protezione Civile, ama la natura, ma anche i social media e la fotografia. Per compensare la formazione scientifica coltiva lo studio della storia e delle scienze politiche. * Contatti: giuseppe.cutano@geomagazine.it * * IG: @latitude_45