Il dono della famiglia Green continua
Qualche tempo fa vi abbiamo raccontato la nostra visione degli anni ’90 e di quegli anni che ci sembrano vicini, ma sono ormai già lontani. Anni non così rosei come vogliamo farli apparire oggi, ma con svolte rivoluzionarie per le quali oggi ne traiamo ancora beneficio. Nell’articolo avevamo citato l’evento dell’assassinio di Nicholas Green come evento di svolta e catartico di tutto il decennio.
Il web sappiamo ormai riesce a portare le informazioni in poco tempo al di là del globo e quando si scrive un articolo può essere letto di fatto da chiunque. Proprio su Nicholas Green e su quell’articolo mai avremmo pensato di ricevere una mail direttamente dal padre, Reginald. Abbiamo dovuto leggere la lunga lettera un paio di volte per sincerarci che fosse davvero lui.
Un amico italiano della famiglia Green aveva letto il nostro articolo e così l’aveva girato alla famiglia americana. La lettera ci ha davvero commosso e ci ripaga del lavoro che facciamo quotidianamente su GeoMagazine.it per raccontarvi di scienza e di cultura.
Vorremmo estendere le parole di Reginald, o Reg come vuole farsi chiamare, a tutti voi. Parole di grande calore per il nostro Paese, che forse non ci meritiamo per quello che accadde nel 1994. Ricordiamo che dopo l’omicidio del piccolo Nicholas la famiglia decise di donare gli organi dando la vita a 7 italiani. Fu la svolta per le donazioni in Italia e ancora oggi la famiglia Green è impegnata a promuovere l’incontro fra famiglie di donatori e di coloro che ricevono la donazione. Ad oggi non è ancora possibile, ma la forza della famiglia Green ha smosso nuovamente le coscienze degli italiani tanto che è stata fatta una proposta di legge in tal senso.
Lo stesso vice-ministro Sileri, in prima linea nella lotta al Covid, proprio sulla vicenda donazioni poco tempo ha espresso le sue considerazioni:
“Voglio ringraziare ancora una volta la famiglia di Nicholas, che senza fiducia nel prossimo e volontà di contribuire alla nostra emancipazione come individui, non avrebbe mai perseguito la strada del dono e della campagna sulla liberalizzazione. Significa avere a cuore il prossimo e condurre una battaglia come Don Chisciotte, ricorda nelle sue parole il padre di Nicholas, Reg Green. Conosco bene le battaglie contro i mulini a vento e voglio sostenere in modo costruttivo e manus legis una modifica della 91/99 che è ormai vetusta. Insieme siamo più forti e più umani, come ci ha insegnato Nicholas e la sua famiglia.”
Dunque oggi c’è anche la volontà politica di fare una nuova piccola grande rivoluzione. Reg ha scritto un libro sulla storia che, malgrado tutto, ha visto protagonista la sua famiglia e è ed stato girato anche un film con lo stesso titolo: “Il dono di Nicholas”, noi però vogliamo cambiare paradigma, e dal dono di Nicholas estendere al dono di tutto tutta la famiglia: Reg, sua moglie e gli altri figli, che hanno dato e danno ancora oggi un insegnamento universale, quello dell’amore e della solidarietà anche nelle difficoltà.
Vorremmo lasciarvi con alcune parole della lettera che Reg ci ha indirizzato e che ci hanno toccato il cuore:
Tuttavia, devo dire che questa visione deve più al calore delle emozioni delle persone……che alla decisione che prendemmo e che ci sembrò talmente ovvia che non fu neanche necessario discuterne fra noi. Non credo che un’altra nazione al mondo avrebbe risposto con tanta strabordante generosità. E così, sì, la decisione di donare gli organi di Nicholas ha aperto gli occhi a milioni di Italiani, ma quando i loro occhi si sono aperti il grande cuore dell’Italia ha fornito il resto.
Il dono della famiglia Green continua…grazie!