Caro energia: chi è stato formica
Ormai i carburanti, quasi ovunque in Italia, hanno sfondato quota 2 euro al litro. Il costo dell’energia elettrica è schizzato a valori record e mentre scrivo questo pezzo il prezzo (solo costo di produzione) si aggira sui 30 centesimi al kWh, mentre durante il primo lockdown era sceso a 3 centesimi al kWh. In circa una anno e mezzo il prezzo è cresciuto di un ordine di grandezza.
Tutto il comparto dell’energia e delle materie prime sta subendo pesanti aumenti. Questo si ripercuote sull’energia per la trazione (carburanti), energia da riscaldamento (gas) e anche energia elettrica. Energia che usiamo quotidianamente in lungo e in largo.
Il protrarsi del conflitto russo-ucraino e le possibilità di interruzioni del gas non fanno altro che inasprire questa situazione, aumentare l’incertezza e di conseguenza portare alla volatilità del costo delle materie prime e in generale dei mercati.
C’è però chi in qualche modo ha messo uno scudo protettivo a queste situazione. Scudo che può essere stato fatto più o meno coscientemente, ma di certo oggi risulta un toccasana. Andiamo dunque a vedere chi in qualche modo è stato “formica” e quindi ora può risentire meno di questi aumenti.
Una delle situazioni più virtuose la vive chi ha scelto le rinnovabili e si è installato un impianto fotovoltaico sul tetto di casa (anche mini-hydro o mini-eolico dove ci sono le condizioni). Autoproducendosi una parte dell’energia la bolletta risulterà più leggera. Immaginiamo poi che questa persona abbia anche acquistato un’auto elettrica. Ricaricando l’energia a casa ne avrà un beneficio perché parte dell’energia in esubero dai pannelli può servire per ricaricare l’auto. La situazione super virtuosa è per chi ha una grande eccedenza di produzione da fotovoltaico e ha anche introdotto un sistema di batterie di stoccaggio. A questo punto può avere abbastanza energia per l’uso domestico e per ricaricare l’auto sia di giorno che di notte ed essere quindi autonomo.
Troviamo invece poi un’altra categoria di persone e cioè chi per la propria bolletta domestica ha scelto di passare al mercato libero. Chi è rimasto alla maggior tutela, e quindi ai prezzi che variano ogni trimestre secondo le indicazioni dell’authority dell’energia (ARERA), sta risentendo di questi aumenti. Al contrario chi ha stipulato, in tempi di prezzi bassi, un contratto di mercato libero con tariffe dell’energia vincolate per uno anno o due non avrà di questi problemi. Idem le aziende che hanno stipulati questi contratti con il prezzo bloccato. Diciamo che è la stessa situazione di quando si sceglie un tasso fisso o variabile in un prestito.
Ci sono anche altri tipi di “formica” e sono coloro che nei mesi scorsi hanno lavorato sull’efficientamento energetico. Chi ha comprato una auto termica più efficiente o elettrica per lo meno equilibrerà i costi rispetto a quando usava mezzi meno efficienti. Anche coloro che useranno i tanti vituperati monopattini elettrici rispetto all’auto avranno un bel risparmio. Pensiamo poi invece ai tanti che hanno approfittato del bonus 110% e hanno isolato termicamente le proprie abitazioni o installato pompe di calore. Anche qui potremo avere una situazione che può parare il colpo. Se riesco a risparmiare sui consumi di gas per riscaldare potrò compensare con l’aumento dei costi della materia prima.
Questi sono solo alcuni esempi di chi in questo momento può dormire sonni più tranquilli in termini di spesa e può raccogliere i primi frutti di quanto seminato nei mesi/anni scorsi. Queste riflessioni valgono anche per il futuro e non valgono solo per il singolo cittadino, ma per l’intero sistema elettrico. Dunque i mantra sono: incremento dell’uso delle fonti rinnovabili, risparmio energetico ed efficientamento, sistemi di accumulo, mobilità elettrica ecc. Sembrano concetti che sentiamo ormai giornalmente e che qualcuno snobba, ma dobbiamo metterli davvero in pratica a tutti i livelli se anche in futuro si vorrà evitare queste “scottature”. Proprio come la favola della cicale e della formica.