Eccezionali anomalie termiche ai poli: valori sino a 40°C sopramedia in Antartide
I poli terrestri sono alle prese con evidenti anomalie positive di temperatura. I dati più “eclatanti” provengono dall’Antartide, dove la stazione Concordia, ubicata a 3234 metri s.l.m., ha fatto registrare ieri un valore di -12.2°C (circa 40°C sopra la media storica del periodo). Ma non solo; Vostok, l’area monitorata più fredda della Terra, ha raggiunto un valore di -17.7°C, battendo il suo record assoluto di circa 15°C. Ed infine vale la pena citare la base costiera di Terra Nova, che ieri ha raggiunto 7°C. Valori notevolissimi considerando che in quell’area di mondo ci si appresta ad entrare nell’autunno astronomico.
Valori che hanno colto di sorpresa i funzionari del National Snow and Ice Data Center di Boulder, in Colorado, impegnati ad osservare le contemporanee anomalie artiche. Anche le regioni più settentrionali della Terra, infatti, stanno facendo registrare valori sino a 30°C più alte della media, avvicinandosi al punto di fusione dei ghiacci già nel mese di Marzo.
Anomalie così evidenti che nascondono la presenza di stagioni opposte.
Uno scenario insolito commentato dallo scienziato Ted Scambos, dell’Università del Colorado, tornato di recente da una spedizione nel continente: “Non ho mai visto niente di simile in Antartide“, ha riferito il ricercatore.
“Non è un buon segno quando vedi che accadono cose del genere“, ha detto il meteorologo dell’Università del Wisconsin Matthew Lazzara.
Lazzara monitora le temperature al Dome C-II dell’Antartide orientale, dove ha registrato -10°C venerdì, dove la norma è -43°C: “Questa è una temperatura che dovresti vedere a gennaio, non a marzo. Gennaio è estate lì. È drammatico“.
COLPA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI?
Come spesso accade in certi frangenti la prima causa a cui si additano le colpe sono i cambiamenti climatici. Tuttavia, secondo gli scienziati, ciò che sta accadendo ai poli della Terra è con molta probabilità un evento meteorologico estremo dovuto ad aria calda e umida in arrivo, rispettivamente, dal Pacifico e dall’Atlantico, e che potrebbe essere imputato al clima che cambia solo se dovesse verificarsi altre volte. E allora diverrebbe realmente preoccupante.
UN EVENTO INSOLITO
Tutto il continente antartico ha fatto registrare, secondo il Climate Reanalyzer dell’Università del Maine (che si avvale dei modelli meteorologici della National Oceanic Atmospheric Administration degli Stati Uniti), una media di circa 4.8°C più calda rispetto al periodo 1979-2000. In confronto, l’anomalia globale era di +0.6°C rispetto allo stesso periodo di riferimento. Questo per far comprendere quanto esse siano accentuate.
Ciò che però rende il riscaldamento antartico davvero strano è che il continente, ad eccezione della sua penisola più vulnerabile, non si è riscaldato molto, soprattutto se confrontato con il resto del globo.
Infine, dando uno sguardo all’Artico, gli scienziati sostengono che si stia riscaldando da due a tre volte più velocemente rispetto al resto della Terra.