La siccità non fa bene ai ghiacciai del Gran Paradiso
Come ogni anno i tecnici del Parco Nazionale Gran Paradiso conducono delle campagne glaciologiche per vedere lo stato di salute dei ghiacciai. Il massiccio montuoso del Gran Paradiso che tocca i 4.000 metri, per la precisione 4.061, ha diversi ghiacciai che scendono dalle proprie pendici.
In particolare lo studio prosegue da alcuni anni sul ghiacciaio del Grand Etret che si trova nella Valsavarenche, in Valle d’Aosta, nel cuore del Parco. l rilievi sono iniziati nel 1999 e viene misurato lo spessore tramite delle paline.
Le misure che vengono effettuate in questo periodo prevedono che i tecnici salgano con gli sci da sci alpinismo. Solitamente la neve iniziava intorno ai 2.200 m, mentre quest’anno gli sci sono stati calzati a 2.500 metri.
Ovviamente la forte siccità di quest’inverno nel Nord-Ovest del Paese ha avuto un impatto molto forte sull’accumulo nevoso. Infatti il dato delle misure di quest’anno, pari a 127 cm, è ben inferiore di 204 cm rispetto alla media (2000-2020) che è pari a 303 cm.
I tecnici del Parco affermano che “Le previsioni, visto l’accumulo registrato, indicano che il ghiacciaio potrebbe consumare le esigue riserve invernali già nella prima metà del mese di luglio, almeno con più di un mese di anticipo rispetto agli ultimi 23 anni”
Con il cambiamento climatico in corso e con questi eventi siccitosi il rischio che i ghiacciai accelerino la loro retrocessione è molto preoccupante. Ricordiamoci anche che i nostri ghiacci sono una delle riserve d’acqua più importanti.
Al seguente link potete consultare le campagne glaciologiche degli anni scorsi.
Fonti consultate: Ente Parco Nazionale Gran Paradiso