I piccoli spazi verdi forniscono beneficio alla fauna selvatica
In Europa e nel Nord America le popolazioni di api (e di altri impollinatori) sono in declino a causa di una serie di fattori, tra cui la perdita di habitat. Per tale motivo gli scienziati della Lancaster University, nonché delle Università del Michigan e dello Stato di Washington, hanno condotto uno studio esaminando l’efficacia della piantumazione di piccoli fiori selvatici e la creazione di habitat per gli impollinatori.
Solitamente gli studi, così come i progetti di restauro, si concentrano su progetti rurali a larga scala e su terreni agricoli, trascurando gli spazi più piccoli, come gli orti urbani e i terreni adiacenti ai locali commerciali. Il team di ricerca, pertanto, ha cercato di scoprire se un paesaggio costituito da piccole porzioni di habitat di conservazione possa avere un impatto significativo sulla diversità degli impollinatori.
I RISULTATI
La tendenza è apparsa interessante: i piccoli appezzamenti di fiori di campo tipicamente trascurati, inferiori a 500 metri quadri, hanno prodotto un aumento di 1,4 volte di impollinatori rispetto agli appezzamenti di controllo. Sulla base di questi risultati hanno progettato uno studio sul campo utilizzando undici piccoli appezzamenti per le fattorie comunitarie nello Stato di Washington. Grandi solo 30 metri quadri, con strisce floreali e nidi per impollinatori, hanno permesso di riscontrare un aumento complessivo del numero di api, passando da 1.360 nel 2014 a 3.550 esemplari nel 2018.
Questo lavoro dimostra come non sia necessario possedere un’enorme quantità di terreno agricolo per dare beneficio alle api, e anche se non sono stati esaminati direttamente gli appezzamenti urbani, i risultati suggeriscono che anche i piccoli giardini, se non trascurati, possono fare la differenza.
I benefici risultano invece significativamente ridotti quando ci sono piccoli appezzamenti sparsi all’interno di grandi paesaggi, come grandi aree di terreno agricolo di oltre 15 ettari.
Insomma, anche il paesaggio urbano può contribuire come un’enorme risorsa naturale per la fauna selvatica in genere.
I risultati sono stati pubblicati dalla rivista Agriculture Ecosystems & Environment.