Il lupo resta super protetto in Europa, Strasburgo dice no alla Svizzera
Nel 2018 la Svizzera aveva presentato una richiesta al comitato permanente dell’organizzazione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa (Convenzione di Berna) in merito all’abbassamento della tutela del lupo da “strettamente protetto” a “protetto”.
La Convenzione di Berna, redatta nel 1979, è stata ratificata proprio in Svizzera dalla totalità dei paesi Europei (UE e Consiglio d’Europa) inclusi Marocco, Tunisia e Turchia e si occupa di monitorare la conservazione delle specie di flora e fauna sul continente europeo e fornire assistenza su problemi scientifici.
La Confederazione Svizzera voleva proporre di abbassare la tutela del lupo per permettere alcuni abbattimenti selettivi. L’obiettivo era dare agli stati membri una maggiore manovra in caso di attacchi al bestiame. Nel 2021, in Svizzera, si contavano circa 150 lupi e non è certo un grande numero vista la vastità di montagne e boschi del paese alpino. A seguito di una attenta analisi, la commissione, radunatasi a Strasburgo in questi giorni, ha emesso il verdetto. Il lupo resta una specie strettamente protetta poiché ancora fortemente in pericolo.
Ovviamente la notizia acclamata dalle associazioni ambientaliste non è stata vista bene dagli allevatori. Alcuni erano già scesi in piazza nel canton Ticino per pressare il Consiglio di Stato elvetico affinché fosse emesso il parere dalla Convenzione di Berna. Ci verrà perdonata una battuta se il problema dunque dei transfrontalieri in Svizzera non è solo dei lavoratori, ma anche dei lupi che dall’Italia migrano verso le montagne svizzere. Purtroppo la convivenza con il lupo torna ad essere un problema, come lo era nei secoli scorsi quando il canide fu sterminato. In realtà esistono diversi esempi anche in Italia di buona convivenza. In Abruzzo, dove per fortuna il lupo non si è mai estinto, si è creato un equilibrio con l’uomo. La sua tutela, anche grazie ai Parchi Nazionali italiani, ha fatto sì che il lupo appenninico si allargasse in numero spostandosi via via verso nord dove non essendoci predatori è più ricco di cibo.
Dunque Nein, Non, No è stata la risposta agli svizzeri e quindi il lupo, in tutta Europa, resta una specie rigorosamente protetta poiché ancora in forte pericolo di essere nuovamente posta a rischio estinzione. Forse un paese come la Svizzera, capofila in tante iniziative, potrebbe invece farsi promotore di ricerca scientifica al fine di dissuadere il lupo a braccare gli allevamenti affinché la convivenza lupo-uomo sia possibile.
Fonti consultate: Rsi.ch, Luino Notizie