Published On: Mer, Feb 15th, 2023

Nel sud dell’Iraq una taverna risalente a 5000 anni fa

Un team italo-statunitense di archeologi ha riportato alla luce i resti di una taverna risalente a 5000 anni fa nel sud dell’Iraq. Il ritrovamento è avvenuto tra le rovine dell’antica Lagash, a nord-est della moderna città di Nassiriya, già nota come uno dei primi centri urbani della civiltà sumera.

Il team congiunto dell’Università della Pennsylvania e dell’Università di Pisa, con a capo Holly Pittman, ha scoperto i resti di un primitivo sistema di refrigerazione, un grande forno, banchi per i commensali e circa 150 ciotole in ceramica contenenti ossa di pesci e animali. Ed inoltre, la prova del consumo di birra, molto diffuso tra i Sumeri.

L’area, vicina alla confluenza dei fiumi Tigri ed Eufrate, era soprannominata dagli antichi il “giardino degli dei” per la sua fertilità e diede origine a una serie di città sumere risalenti al primo periodo dinastico.

Lagash era una delle città più importanti dell’Iraq meridionale“, ha detto all’AFP l’archeologo iracheno Baker Azab Wali, dopo aver lavorato con il team sul sito. “I suoi abitanti dipendevano dall’agricoltura, dal bestiame, dalla pesca, ma anche dallo scambio di merci“, ha aggiunto.

Il massimo splendore avvenne intorno al 2700 a.C.
Il paesaggio, oggi desertico, appariva come un lussureggiante terreno agricolo, anche se non si sa molto di quel periodo. Ciò che sappiamo è che proprio nell’Iraq meridionale emersero le prime città e i frequentatori di questi luoghi non rappresentavano l’élite.

La maggior parte del lavoro svolto negli altri siti si concentra su re e sacerdoti, ma il team fa notare come anche le persone comuni siano importanti. La birra era la bevanda più comune tra i sumeri, anche più dell’acqua – spiegano i ricercatori – tanto che in uno dei templi adiacenti c’era una ricetta scritta su una tavoletta cuneiforme.

L’intento è quello di provare a caratterizzare i quartieri e i tipi di occupazione delle persone che vivevano a Lagash.

About the Author

- E' un giornalista scientifico, regolarmente iscritto all'albo nazionale. Si occupa di cronaca scientifica e duvulgazione dal 2011, anno di inizio del suo praticantato. Sin dal 2007 ha condotto numerosi studi sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica, alcuni dei quali in collaborazione con l'ArpaV.