Published On: Mer, Mar 1st, 2023

Perché cerchiamo di migliorare il nostro aspetto?

La cura del proprio aspetto riveste estrema importanza, a prescindere dall’età e dal genere, a tal punto che in media le persone in tutto il mondo trascorrono quattro ore al giorno per migliorare la propria bellezza. E’ quanto emerso da un grande studio del Centro di ricerca socioculturale, i cui risultati sono stati pubblicati su Evolution and Human Behavior. Ma qual è la motivazione che ci spinge a cercare di apparire fisicamente più attraenti?

PERCHE’ CERCHIAMO DI ESSERE PIU’ BELLI?

La palestra riveste enorme importanza per la cura del proprio aspetto

Da una prospettiva evolutiva ciò può dipendere dal comportamento di accoppiamento, poiché il bell’aspetto indica buona salute e buona genetica, massimizzando le possibilità di avere una prole sana; pertanto, l’aspetto fisico è uno dei criteri chiave nella scelta di un compagno. Da questo punto di vista si presume che le donne siano più interessate a migliorare la propria attrattiva fisica rispetto agli uomini, e si ritiene che le donne più giovani non sposate siano particolarmente interessate al proprio aspetto.

ALTRE TEORIE

La teoria della prevalenza dei patogeni, suggerisce che le persone nei paesi con un’alta prevalenza di infezioni pericolose come la leishmaniosi, la tripanosomiasi, la malaria e la lebbra probabilmente trascorrono più tempo a migliorare il proprio aspetto, in particolare per nascondere le imperfezioni visive che possono essere percepiti come segni di malattia. Anche le caratteristiche socioculturali, come la disuguaglianza di genere o gli atteggiamenti individualisti rispetto a quelli collettivisti, e l’influenza dei mass media o dell’uso dei social media possono avere un impatto sul tempo che le persone investono nel loro aspetto.

IL TEST

Gli autori hanno intervistato quasi 100.000 persone in 93 paesi diversi, di età, istruzione e livello di reddito diversi, dando il via al più grande studio condotto in psicologia evolutiva.
Dalle interviste è emerso che le persone vogliono avere un bell’aspetto per aumentare le loro possibilità di trovare un compagno adatto. Oltre a truccarsi, pettinarsi e scegliere i vestiti, tali comportamenti includono la cura dell’igiene del corpo, l’esercizio fisico o il seguire una dieta specifica allo scopo di migliorare il proprio aspetto. A tal punto che tali aspetti cominciano ad essere trascurati dopo anni di relazione stabile.

Uomini e donne trascorrono in media 1/6 della propria vita migliorando il proprio aspetto fisico

L’ipotesi della prevalenza dell’agente patogeno è invece stata confermata solo in parte: gli individui con una storia di gravi malattie patogene probabilmente trascorrevano più tempo a migliorare il proprio aspetto, ad esempio applicando il trucco per mascherare le tracce della malattia, ma non è stata trovata alcuna associazione tra il proprio investimento nella bellezza e la vita in un paese in cui sono presenti determinati agenti patogeni. Il motivo potrebbe essere una migliore assistenza sanitaria, anche nei paesi più poveri che in passato hanno dovuto lottare con gravi infezioni.

Come previsto, le donne dei paesi con una marcata disuguaglianza di genere tendono a investire più tempo e sforzi nel miglioramento della bellezza rispetto alle donne dei paesi che hanno una parità di genere avanzata. Lo stesso vale per paesi e culture con atteggiamenti tradizionali nei confronti dei ruoli di genere.

I SOCIAL

L’utilizzo dei social media sembra essere il più forte predittore di comportamenti che migliorano l’attrattiva. È stato riscontrato che gli utenti attivi dei social media, in particolare quelli che si battono per standard di bellezza irrealistici e si preoccupano quando le loro foto ottengono meno like, investono più tempo nel migliorare il proprio aspetto rispetto a quelli che trascorrono meno tempo sui social network.

RIFERIMENTI E RISORSE

About the Author

- E' un giornalista scientifico, regolarmente iscritto all'albo nazionale. Si occupa di cronaca scientifica e duvulgazione dal 2011, anno di inizio del suo praticantato. Sin dal 2007 ha condotto numerosi studi sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica, alcuni dei quali in collaborazione con l'ArpaV.