Bardsey Island, il primo sito europeo nell’International Dark Sky Sanctuary
Si chiama Bardsey Island (Ynys Enlli) ed è il primo sito europeo ad aver ricevuto la designazione di International Dark Sky Sanctuary. L’isola, sul Mare d’Irlanda del Galles nord-occidentale, si aggiunge così agli altri 16 della lista.
Stiamo parlando di un lembo di terra lungo circa 2,5 chilometri, situato nella Baia di Cardigan, di fronte alla penisola di Llŷn/Lleyn, che vanta solo due residenti durante tutto l’anno (circa una dozzina in estate).
L’area è una sorta di paradiso naturalistico, nel quale durante la notte, oltre ad un cielo stellato mozzafiato, è possibile ascoltare il pianto delle beccacce e la planata dei gufi reali.
I 16 luoghi nel mondo che hanno acquisito tale denominazione si trovano in aree remote, con un inquinamento luminoso eccezionalmente basso, parzialmente accessibili al pubblico e legalmente protette per scopi scientifici, naturalistici, educativi, culturali, patrimoniali e/o di pubblico godimento. Entrare a farne parte non è semplice. L’IDA esegue monitoraggi rigorosi, tanto che il cielo notturno di Bardsey Island è stato monitorato per 4 anni.
La principale fonte di inquinamento luminoso è Dublino, distante più di 110 chilometri attraverso il mare d’Irlanda, e che il Mynydd Enlli, che raggiunge un’altezza di 187 metri, provvede a schermare.
Gli umani hanno abitato l’isola per almeno 4.000 anni, secondo il Bardsey Island Trust. I monasteri celtici cristiani furono costruiti a partire dal VI secolo, facendola divenire nota come luogo di pellegrinaggio. Dopo lo scioglimento dei monasteri nel 1537, pirati e predoni presero il controllo dell’isola, ma a metà del Settecento, vi si formò una comunità di contadini e pescatori.
Fino a poco tempo fa, l’iconico faro di 200 anni (il più alto del Regno Unito), era una fonte di inquinamento luminoso, la cui luce bianca determinò migliaia di schianti di uccelli. Nel 2014, quindi, la lampada fu sostitutita con una di colore rosso, cessando immediatamente questa carneficina. Un enorme successo nei confronti della natura.
L’isola vanta anche due splndide leggende, essendo stata identificata con la mitica Avalon, il luogo di sepoltura di Re Artù e come luogo ospitante la tomba di Mago Merlino nel castello di cristallo.
Uno studio recente ha rilevato che tra il 2011 e il 2022 la luminosità globale del cielo è aumentata di circa il 9,6% all’anno. La luce intensa di notte può disturbare la fauna selvatica, comprese le tartarughe marine, gli insetti e gli uccelli, danneggiare la salute umana e ridurre la visibilità delle stelle, pertanto la denominazione di Bardsey Island rappresenta una grande soddisfazione.
L’isola è raggiungibile in battello dalla terraferma dalla località di Porth Mewdwy. La traversata dura circa 15 minuti.
Risorse e riferimenti
it.wikipedia.org/wiki/Bardsey_Island
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