Qual è l’origine dell’acqua sulla Terra? Non dalle acondriti…
L’origine dell’acqua sulla Terra ha da sempre rappresentato un mistero di difficile risoluzione. Il nostro piccolo pianeta, relativamente vicino al Sole, è oggi composto per il 71% di acqua e nessuno sa perché.
Tra le tante teorie espresse ora è possibile scartarne ufficialmente una. Grazie ad uno studio dell’Università del Maryland e pubblicato sulla rivista Nature, i ricercatori hanno analizzato 7 acondriti che fluttuavano nel cosmo 4,5 miliardi di anni fa e che si sono schiantati sulla Terra recentemente.
La principale caratteristica di questi frammenti spaziali consiste nell’assenza delle condrule, il cui materiale che le compone è stato sottoposto a fusione, differenziazione e ricristallizzazione all’interno del corpo progenitore.
Tali meteoriti, quindi, possedevano un contenuto d’acqua molto basso, ed anzi, erano tra i materiali extraterrestri più secchi mai misurati.
A tale conclusione si è giunti analizzandoli con una microsonda elettronica che ne ha misurato i livelli di magnesio, ferro, calcio e silicio, oltre al contenuto d’acqua con uno strumento di spettrometria di massa di ioni secondari. Alcuni frammenti provenivano dal sistema solare interno, dove si presume che le condizioni fossero calde e secche. Altri campioni più rari provenivano dalle aree esterne, più fredde e ghiacciate.
Tali informazioni hanno fatto comprendere come non tutti gli oggetti del sistema solare esterno fossero ricchi di acqua. Le acondriti analizzate possedevano soltanto una quantità d’acqua pari a 2 milionesimi della loro massa. Un numero 100.000 volte inferiore a quello delle meteoriti carboniose.
Ciò significa che il riscaldamento e lo scioglimento dei planetesimi porta a una perdita d’acqua quasi totale, indipendentemente da dove essi abbiano avuto origine nel sistema solare e da quanta acqua contengano.
Risorse e riferimenti
- nature.com/articles/s41586-023-05721-5
- it.wikipedia.org/wiki/Acondrite