Published On: Mar, Apr 11th, 2023

Il telescopio Webb osserva il primo sistema binario composto da nane brune di tipo Y

Grazie alla Near Infrared Camera a bordo del telescopio spaziale James Webb, un team internazionale di astronomi ha scoperto il primo sistema binario composto da due nane brune di tipo Y. Le nane brune sono oggetti celesti di massa più grande dei pianeti, ma non sufficiente affinché abbia luogo la combustione dell’idrogeno (come accade nelle stelle).

Vengono suddivise in relazione alla classe spettrale, di cui le principali sono M, L, T e Y, ove nella classe M sono raccolte le più calde e nella classe Y le più fredde. Quest’ultime hanno infatti temperature effettive inferiori ai 500K, quindi rappresentano gli oggetti substellari meno luminosi tra quelli conosciuti.
Accanto alla nota WISE J033605.05-014350.4, di tipo spettrale Y0, temperatura di 460K e distante 32,7 anni luce nella costellazione di Eridano, gli astronomi guidati da Per Calissendorf dell’Università del Michigan, hanno rilevato una compagna a 0.97 Unità Astronomiche da essa. Il nuovo oggetto ha una massa compresa tra 5 e 11,5 masse di Giove e la sua temperatura effettiva è stimata in 325 K. Pertanto, anch’essa classificata come una nana bruna di tipo Y.

Credit: Calissendorf et al, 2023

Il sistema ha un periodo orbitale di sette anni e si stima la sua età in 1-3 miliardi di anni. Tuttavia, i modelli evolutivi suggeriscono che possa esistere da 5 miliardi di anni. Potrebbe trattarsi di un sistema in contrasto con altri sistemi binari noti contenenti nane brune di tale classe spettrale, dal momento che presenta un rapporto di massa relativamente basso (circa 0,61). E non è ancora chiaro se si tratti di un’eccezione.

Il prossimo passo sarà quello di effettuare osservazioni spettroscopiche su un ampio intervallo di lunghezze d’onda, per far luce sulle proprietà di entrambi gli oggetti. La scoperta è stata riportata su arXiv.

About the Author

- E' un giornalista scientifico, regolarmente iscritto all'albo nazionale. Si occupa di cronaca scientifica e duvulgazione dal 2011, anno di inizio del suo praticantato. Sin dal 2007 ha condotto numerosi studi sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica, alcuni dei quali in collaborazione con l'ArpaV.