Maltempo, Emilia Romagna in ginocchio. Le immagini del nostro inviato da Forlì
L’alluvione che ha interessato l’Emilia Romagna porta con sé un bilancio drammatico, incalcolabile.
Ben 23 corsi d’acqua si sono riversati nelle aree adiacenti, allagando 41 comuni, tante infrastrutture e terreni agricoli.
Migliaia gli sfollati, almeno 9 le vittime, numerose le frane. Migliaia sono le attività che avranno difficoltà a ripartire.
Numeri inquietanti a cui periodicamente il territorio italico è costretto a far fronte.
Auto sommerse, scantinati allagati, gente sui tetti, strade colme di fango e detriti, interi comuni privi di elettricità.
Sull’area è caduta una quantità d’acqua pari a quella che si riversa in parecchi mesi, determinando una situazione eccezionale. E a ciò si aggiunge il grande consumo di suolo causato dalle attività antropiche, che determina l’impossibilità di creare pianure alluvionali che permetterebbero ai fiumi di riversarsi più a monte.
DALLA SICCITA’ ALLE ALLUVIONI
Per lungo tempo si è parlato della siccità che ha attanagliato il nord italia e che paradossalmente la interessa ancora. Già, perché tali eventi a poco servono per rimpinguare le falde. Per attribuire un evento meteorologico estremo come un’ondata di caldo o una alluvione al cambiamento climatico, è necessario effettuare uno studio di attribuzione. La scienza dell’attribuzione fornisce un quadro metodologico per valutare il grado di influenza del cambiamento climatico su un evento meteorologico.
Dal 2014, gli scienziati della World Weather Attribution, una rete internazionale di scienziati, si sono specializzati in questo campo, e utilizzando metodi sottoposti a revisione paritaria, hanno già attribuito diversi eventi al GW. Capire se tali circostanze derivino da un mondo sempre più caldo necessita quindi di uno studio specifico, anche se un’idea, a dire il vero, ce la siamo già fatta. Il clima sta cambiando radicalmente, non è poi così difficile rendersene conto.
Tra le tante aree in ginocchio, devastate e sofferenti, ci giungono le immagini del nostro Fabio Chipino da Forlì.