Viaggio in ex Jugoslavia con l’auto elettrica (Reportage) – Sesta Puntata
Google Maps, che finora non aveva mai toppato, questa volta ci manda in una strada sterrata che però non ha uscita. Arriviamo ad una piccola centrale idroelettrica, ma da qui inizia una mulattiera che con una macchina normale non è percorribile. Troviamo in questo zona molto rurale anche un piccolo cimitero ortodosso, molto diverso da quelli a cui noi siamo abituati. Sulle tombe si trovano diversi oggetti di “compagnia”, come lattine o bottiglie, inoltre la lapidi sono tutte quasi uguali e molto ordinate. Molto curiosa è una lapide con una foto di una donna, in cui però c’è solo la data di nascita e manca quella di decesso. Chissà un modo per esorcizzare e allontanare il più possibile il trapasso. Comunque a volte a perdersi si scoprono cose curiose. Proviamo dunque a forzare Google Maps guardando noi manualmente la mappa (ammettiamolo non siamo più abituati), e troviamo una soluzione che ci fa allungare di solo 10 km. Rimessi sulla giusta strada arriviamo alla dogana Serbia – Bosnia Erzegovina.