Published On: Mar, Set 12th, 2023

Polaris (la celebre stella polare), qualcosa è cambiato…

La celebre Stella Polare (Polaris) è una stella situata nella costellazione dell’Orsa Minore, e grazie alla sua vicinanza al polo nord celeste è nota per la sua importanza nell’orientamento e nella navigazione. Oggi sappiamo che si tratta di un sistema stellare triplo dominato da una stella supergigante gialla di tipo cefeide (Polaris A), e da due meno luminose compagne di classe F, poco più massicce del Sole.

Le stelle di tipo Cefeide pulsano radialmente, causando variazioni termiche e nel loro diametro, che si riflettono nella luminosità. Queste variazioni hanno reso le Cefeidi strumenti utili per misurare distanze galattiche ed extragalattiche.

Per gran parte del XX secolo, il periodo di pulsazione di Polaris è aumentato, mentre l’ampiezza delle variazioni di luminosità è diminuita. Tuttavia, recentemente, questa tendenza è cambiata: il periodo di pulsazione si è accorciato e l’ampiezza delle variazioni ha smesso di crescere. Questi cambiamenti sono stati attribuiti a perturbazioni legate alla natura del sistema, dove la più distante dalla supergigante si avvicina periodicamente disturbando l’atmosfera della principale.

Crediti NASA/ESA/HST, G. Bacon (STScI)

L’astronomo Guillermo Torres dell’Harvard & Smithsonian Center for Astrophysics ha condotto uno studio basato su misurazioni della velocità radiale risalenti al 1888 per comprendere meglio l’evoluzione delle sue pulsazioni. Questo studio ha rivelato che esse sono influenzate dall’orbita della stella compagna, che si avvicina ogni 30 anni, disturbando gli strati esterni della stella in cui avvengono le pulsazioni.

In sintesi, i cambiamenti nel periodo di pulsazione di Polaris sono dovuti alla perturbazione causata dalla sua stella compagna. Questa scoperta può aiutare a comprendere meglio il comportamento di altre stelle pulsanti e migliorare le stime delle masse stellari in sistemi simili. 

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it