La scienza confuta la ‘Regola degli alberi’ di Leonardo da Vinci
L’interesse di Leonardo Da Vinci per il disegno lo portò a osservare i rapporti dimensionali di diversi oggetti, inclusi gli alberi, in modo da poterne creare rappresentazioni più accurate. Il grande scienziato, inventore e artista italiano sosteneva che tutti i rami di un albero possiedono lo stesso spessore del tronco quando messi insieme. Per tale motivo formulò la ‘Regola degli alberi‘, ora confutata dalla scienza dopo 500 anni.
Uno studio condotto da scienziati della Bangor University nel Regno Unito e dell’Università svedese di scienze agrarie (SLU) ha dimostrato che questa regola non è applicabile alle strutture interne degli alberi. La ricerca ha dimostrato che, per consentire un efficiente flusso di acqua e di sostanze nutritive dall’alto delle foglie alle radici, il sistema vascolare degli alberi deve mantenere la resistenza idraulica, e quindi una certa dimensione. Pertanto, la pianta deve ridurre il suo volume quando raggiunge le estremità, causando un rapporto più elevato tra capillare e massa vegetale circostante. Ciò significa che la regola degli alberi non funziona a livello microscopico.
Questo studio contribuisce a migliorare la comprensione del sistema vegetale e potrebbe avere implicazioni per la vulnerabilità degli alberi ai cambiamenti climatici. Inoltre, i risultati della ricerca potrebbero essere utilizzati per stimare la biomassa degli alberi e la cattura di carbonio nelle foreste, contribuendo così alla comprensione dell’impatto degli alberi sul clima globale.