La materia oscura (e non le antiche collisioni) deforma la Via Lattea
Determinare la forma della Via Lattea è una sfida complessa. Fu soltanto nel secolo scorso che abbiamo appreso come la nostra galassia fosse una tra miliardi e nonostante i moderni telescopi e i veicoli spaziali, la mappatura è ancora in corso.
Una scoperta interessante è che essa è deformata, e un nuovo studio della Cornell University suggerisce che questa deformazione potrebbe essere causata dalla materia oscura anziché da collisioni galattiche. La prima prova di questa deformazione è giunta dalla navicella spaziale Gaia che ha mappato più di un miliardo di stelle, e ha rivelato che la Via Lattea si estende più di quanto si pensasse verso l’esterno, con un bordo increspato e deformato. Questa deformazione era precedentemente attribuita ad antiche collisioni galattiche, ma lo studio suggerisce che potrebbe essere dovuto alla materia oscura che circonda la galassia.
La materia oscura è una componente invisibile presente in molte galassie, compresa la nostra, e la sua forma potrebbe influenzare nel tempo la struttura delle galassie. Se l’alone è inclinato rispetto al piano di una galassia, i suoi effetti gravitazionali potrebbero distorcerne il disco. Questa inclinazione potrebbe persistere per miliardi di anni, causando distorsioni nella struttura, ma la domanda che si pongono i ricercatori è se questo sia significativo o abbastanza comune da causare la struttura che vediamo nella Via Lattea.
Le osservazioni astronomiche hanno rivelato che molte galassie, inclusa la metà di quelle a spirale, mostrano una deformazione simile, suggerendo che le interazioni gravitazionali a lungo termine potrebbero essere comuni nell’universo. Lo studio apre nuove prospettive sulla comprensione dell’evoluzione delle galassie; tuttavia, per confermare questa teoria saranno necessarie ulteriori osservazioni e simulazioni.