Published On: Mer, Ott 11th, 2023

L’America si prepara all’eclissi anulare di Sole: la diretta streaming

Il 14 Ottobre decine di milioni di persone avranno l’opportunità di assistere a uno spettacolo celeste straordinario: un’eclissi anulare di sole, meglio conosciuta come “anello di fuoco“. La visione durerà tra tre e cinque minuti lungo un percorso che si estende dall’Oregon al Brasile.

La combinazione delle dimensioni e della distanza del Sole e della Luna rispetto alla Terra è tale, che i due astri si presentano nel cielo pressappoco col medesimo diametro apparente. Il Sole, in media, dista 400 volte la distanza della Luna, il cui diametro è circa 400 volte più piccolo della nostra stella. Tale situazione permette, nelle eclissi totali, di osservare una combinazione geometrica praticamente perfetta. Ma non è sempre così.

L’ANELLO DI FUOCO

Periodicamente la Luna viene a trovarsi nella fase di Novilunio, ossia alla massima distanza dalla Terra lungo la sua orbita. Per tale motivo il suo diametro apparente in queste situazioni ha dimensioni più piccole della media. Quando il nostro satellite naturale si trova ad interporsi tra la linea di visuale che ci separa dal Sole in questi periodi, risulta apparentemente più piccolo della nostra stella, determinando un’eclissi anulare. Questo incrocio di eventi permetterà al nostro satellite di oscurare soltanto la parte centrale del disco solare, determinando la visione dell’ombra lunare anteposta al luminoso bordo solare.

L’Eclissi anulare

Naturalmente le eclissi non accadono ad ogni luna nuova. Questo perché l’orbita della Luna è inclinata di poco più di 5° rispetto all’orbita della Terra attorno al Sole. Per questo motivo l’ombra lunare transita sopra o sotto la Terra, non generando alcuna eclisse. Ma circa due volte l’anno, e talvolta anche più del doppio, la luna nuova si allinea, causando quello che viene definito nodo. Questi allineamenti non accadono a caso, ma solo dopo un intervallo di tempo specifico che viene chiamato “ciclo di Saros”, conosciuto sin dai tempi degli astronomi caldei circa 28 secoli fa. La parola Saros significa “ripetizione”, ed è pari a 18,03 anni. Dopo questo intervallo le posizioni relative del sole e della luna rispetto a un nodo, tornano ad essere quasi le stesse. Le eclissi anulari e totali non sono poi così rare come si potrebbe immaginare: esse si verificano in media ogni 18 mesi.

IL PERCORSO

L’evento sarà visibile in molte parti degli Stati Uniti occidentali e dell’America centrale e meridionaleIl suo percorso inizierà nel Pacifico settentrionale e attraverserà gli Stati Uniti, passando per l’Oregon, il Nevada, lo Utah, il Nuovo Messico e il Texas, e interessando anche parti di Idaho, California, Arizona e Colorado. Successivamente, uscirà nel Golfo del Messico a Corpus Christi e attraverserà diverse nazioni dell’America centrale e del Sud America, tra cui Messico, Belize, Honduras, Nicaragua, Costa Rica, Panama, Colombia e Brasile.

Credit: Nasa

L’intera durata dell’eclissi, dalla prima occlusione del Sole alla fase finale, varierà da due ore e mezza a tre ore, a seconda della posizione geografica. Sebbene solo alcune regioni avranno la possibilità di vedere il fenomeno in modo completo, un’eclissi parziale sarà visibile in tutti gli Stati Uniti, nonché in Canada, America Centrale e Sud America.
È importante notare che l’eclissi di sabato è solo un preludio a un’eclissi solare totale che avverrà in Messico, negli Stati Uniti orientali e in Canada tra sei mesi. Questa eclissi totale sarà visibile in modo completo e offrirà uno spettacolo ancora più straordinario.

L’OSSERVAZIONE DIRETTA, UN PERICOLO PER LA VISTA

Se qualcuno dei nostri lettori avesse la fortuna di leggerci dalle aree interessate, è bene che sappia che osservare il Sole senza l’ausilio di protezioni adeguate pone un rischio elevatissimo per la vista. Nel caso in cui disponesse di un telescopio, si consiglia di non utilizzare i piccoli filtri in dotazione all’acquisto. Per intenderci, quelli da anteporre dinanzi all’oculare che potrebbero rompersi e arrecare danni permanenti alla retina.

La soluzione è quella di utilizzare un filtro in Mylar o simili da anteporre dinanzi all’obiettivo principale dello strumento prima che la luce venga concentrata sugli specchi o attraverso le lenti; o guardare il disco solare in proiezione su un cartoncino. Ma anche in questo caso è necessario fare estrema attenzione durante il puntamento. Nel caso in cui non disponga di alcuno strumento, è molto utile utilizzare i vetri in dotazione ai saldatori, scuri e sicuri, acquistabili presso i rivenditori del settore e applicabili su occhiali privi di lenti.

About the Author

- Giornalista scientifico, iscritto all'ordine nazionale dal 2013, si occupa di cronaca scientifica dal 2011, anno di inizio del praticantato. Dal 2007 al 2014 ha condotto degli studi mesoclimatici sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica e sull’esondazione del cold air pool. Contatti: renato.sansone@geomagazine.it