Raffaello Sanzio, la conferma di un nuovo capolavoro
Il recente ritrovamento di un capolavoro di Raffaello Sanzio ha suscitato un profondo entusiasmo nell’ambito dell’arte. Quest’opera rappresenta un ritratto di Chiara Fancelli, effigiata nella Maddalena, che secondo gli indizi potrebbe essere stata creata all’inizio del XVI secolo, probabilmente a partire dal 1505. Questo periodo segna una significativa evoluzione nel lavoro di Raffaello, caratterizzato da un nuovo approccio tecnico e stilistico influenzato dall’incontro con Leonardo da Vinci.
Il dipinto è stato acquistato da una collezione privata francese attraverso una galleria inglese, che aveva precedentemente messo in vendita l’opera per 30.000 sterline. La galleria inglese aveva individuato un dettaglio notevole: la tavola di pioppo era stata sottoposta a un processo di assottigliamento sul retro, probabilmente per essere inserita in una pavimentazione alla fiorentina del XVIII secolo, simile a quanto è stato fatto con il dipinto “Le Tre Grazie” di Raffaello, attualmente conservato nel Museo Condé.
L’opera è emersa da una collezione privata a nord di Londra e ha recentemente ricevuto una pubblicazione di grande risonanza nella rivista scientifica “ISTE OPEN SCIENCE, ARTS ET SCIENCES“. La casa editrice londinese responsabile della pubblicazione vanta un consiglio scientifico di grande prestigio, con membri come Philippe Walter, Ruth Scheps, Ernesto Di Mauro e altri eminenti studiosi.
Questo studio, che combina la storia dell’arte con l’analisi delle tecniche pittoriche, offre una preziosa comprensione delle circostanze che hanno contribuito allo sviluppo del genio di Raffaello e, soprattutto, attribuisce in modo inequivocabile questo straordinario capolavoro a lui. Sono state rintracciate prove documentali che risalgono all’epoca del XVI secolo, tra cui un atto notarile del 1565 tra i membri della famiglia Fontana di Urbino, noti produttori di maioliche. Inoltre, l’opera era già elencata negli inventari del XVII secolo presso il Palazzo Ducale di Urbino.
L’analisi scientifica condotta sul dipinto ha rivelato l’uso di tecniche specifiche, tra cui il metodo dello spolvero e numerosi pentimenti, che appaiono principalmente nelle mani, una parte particolarmente delicata da eseguire. Queste scoperte confermano in modo convincente che l’opera di Raffaello è l’originale, il prototipo da cui il Perugino ha tratto ispirazione per la sua versione.
Questo ritratto di Chiara Fancelli come Santa Maddalena è un’opera di grande valore artistico e storico, che getta nuova luce sul genio di Raffaello Sanzio e il suo ruolo nell’evoluzione dell’arte rinascimentale. La conferenza di presentazione dell’opera ha coinvolto esperti di spicco nel campo dell’arte e della storia, contribuendo ulteriormente a confermare la sua autenticità e importanza.
PER APPROFONDIRE: PUBBLICAZIONE “ARTE E SCIENZA, SCIENZA APERTA”