L’intrigante mondo dell’oleandro: tra bellissimi fiori ed elevate tossicità
L’oleandro (Nerium oleander L.) è un’affascinante pianta, nota per la sua bellezza e il suo utilizzo come pianta ornamentale nei giardini di tutto il mondo. Questa pianta appartiene alla famiglia delle Apocynaceae ed è originaria delle regioni mediterranee, è spesso utilizzata come pianta ornamentale grazie ai suoi fiori dai colori vivaci e la sua capacità di resistere a condizioni ambientali avverse. La pianta in natura può essere ritrovata in luoghi sassosi o sabbiosi umidi, in special modo lungo i corsi d’acqua.
L’oleandro può raggiungere altezze anche di 2-4 m, in alcuni casi addirittura di 6 m. I suoi fusti sono legnosi e glabri e le sue foglie, con dimensione fino a circa 15 cm, sono allungate e coriacee, di colore verde più scuro sulla pagina superiore rispetto a quella inferiore. I fiori sono molto appariscenti e sono caratterizzati da un calice formato da 5 petali. Il frutto è composto da due follicoli saldati tra loro che, una volta raggiunta la maturazione, si aprono disperdendo i semi: questi ultimi sono dotati di pappi brunastri che ne favoriscono la dispersione grazie all’aiuto del vento.
La bellezza dei suoi fiori
L’oleandro è apprezzato per i suoi fiori eleganti e variopinti riuniti in infiorescenze apicali. Dai toni delicati del bianco e del rosa ai rossi vibranti (tipo rosso carminio), accattivanti, questi fiori conferiscono alla pianta un aspetto molto gradevole che ne favorisce l’uso ornamentale.
Considerazioni sulla tossicità
È importante ricordare che tutte le parti dell’oleandro contengono sostanze tossiche chiamate glicosidi cardiaci, quindi tutta la pianta è velenosa! Tra questi glicosidi ricordiamo l’oleandrina, la neriina, la l-strofantina. Queste sostanze possono causare gravi problemi se ingerite o inalate (ad esempio se bruciate nel camino), quindi è fondamentale maneggiare questa pianta con estrema cautela. L’avvelenamento da oleandro procura sintomi come nausea, vomito, diarrea, dolori addominali, depressione cardiocircolatoria, aritmie cardiache, sonnolenza, convulsioni, coma e arresto cardiaco. È una pianta mortale. Nonostante la sua tossicità, l’oleandro continua a essere una scelta popolare tra gli appassionati di giardinaggio che desiderano aggiungere una nota di colore e eleganza al loro spazio verde. L’utilizzo farmacologico di questa pianta è oramai estremamente raro o pressoché nullo a causa della sua notevole tossicità e anche del fatto che non presenta nessun vantaggio rispetto ad altri principi attivi attualmente utilizzati.
Coltivazione e manutenzione
L’oleandro è noto per la sua resistenza e adattabilità. Cresce bene in terreni ben drenati e sotto l’esposizione al sole. La potatura moderata contribuisce a mantenere la forma desiderata e a promuovere una crescita sana. Quando si manutiene questa pianta, è consigliabile indossare guanti protettivi per evitare il contatto con la linfa tossica.
Conclusioni
In conclusione, l’oleandro è una pianta dall’aspetto accattivante, ma è essenziale considerare la sua tossicità durante la sua coltivazione e la sua gestione. Sebbene possa aggiungere un tocco di bellezza al giardino, è consigliabile prestare attenzione e adottare precauzioni per garantire un ambiente sicuro. Con la giusta consapevolezza e cura, è possibile godere della bellezza dell’oleandro senza preoccupazioni e arricchire il proprio spazio verde con questa affascinante pianta.
Attenzione: gli impieghi farmaceutici, fitoterapici ecc. sono riportati a scopo meramente informativo; si declina pertanto ogni responsabilità sugli utilizzi a scopo curativo, cosmetico, alimentare ed altri.
Bibliografia
- Bulgarelli, G., & Flamigni, S. (2010). Le piante tossiche e velenose. Hoepli editore.
- Capasso, F., R. de Pasquale and G. Grandolini (2011). Farmacognosia: Botanica, chimica e farmacologia delle piante medicinali, Springer Milan.
- Lodi, G. (2001). Piante officinali italiane. «Il nuovo Lodi». Italia: Edagricole.
Sitografia
- Nerium oleander L. subsp. oleander – Acta Plantarum, https://www.actaplantarum.org/forum/viewtopic.php?f=95&t=11112 – visualizzato in data 06/12/2023