Alla ricerca di tecnofirme extraterrestri con il progetto COSMIC
La ricerca di tecnofirme extraterrestri ha raggiunto nuove vette grazie al progetto COSMIC (Commensal Open-Source Multimode Interferometer Cluster), frutto di un’inedita collaborazione tra SETI Institute, Breakthrough Listen e National Radio Astronomy Observatory (NRAO), operativo presso il Karl G. Jansky Very Large Array (VLA) nel Nuovo Messico.
Il progetto offre un notevole avanzamento nella copertura rispetto alle precedenti indagini SETI, consentendo la scansione di centinaia di migliaia e potenzialmente milioni di sistemi stellari a frequenze comprese tra 0,75 e 50 GHz. COSMIC permette una ricerca approfondita dell’80% dell’intero cielo, superando di gran lunga le capacità delle ricerche precedenti.
Con uno sguardo ai dati grezzi del VLA Sky Survey (VLASS), il progetto analizza sorgenti radio cosmiche a una velocità di circa 2.000 all’ora. La sensibilità temporale estremamente elevata del sistema consente la rilevazione di segnali radio brevi fino a nanosecondi, aprendo la porta alla scoperta di impulsi di nanosecondi trasmessi da possibili civiltà extraterrestri. La flessibilità di COSMIC non si limita alla ricerca SETI, poiché il sistema è progettato per adattarsi a futuri aggiornamenti. Con possibilità di aumentare il numero di obiettivi osservabili simultaneamente e l’implementazione di algoritmi di apprendimento automatico, esso è destinato a rimanere al culmine della sperimentazione SETI.
Il sistema utilizza una tecnologia basata su Ethernet, consentendo ad altri esperimenti di collegarsi e utilizzare la potenza di elaborazione di COSMIC. Questa apertura a ulteriori progetti scientifici, come lo studio delle strutture degli impulsi a raffica radio veloce e la ricerca di candidati assionici per la materia oscura, dimostra la sua versatilità.
Con oltre mezzo milione di sorgenti radio nel database e analizzate nei primi sei mesi del progetto, Commensal Open-Source Multimode Interferometer Cluster segna una svolta significativa nella ricerca di vita extraterrestre. I dettagli completi delle prime fasi del progetto sono disponibili in un nuovo articolo pubblicato su The Astronomical Journal, firmato principalmente dall’astronomo del SETI Institute, Chenoa Tremblay.