Published On: Gio, Feb 15th, 2024

L’oceano sotterraneo di Titano è forse inabitabile

Titano, il più grande satellite naturale di Saturno, è stato oggetto di uno studio condotto dall’astrobiologa Catherine Neish che ha sollevato nuove domande sulla possibilità di vita nel sistema solare esterno. Secondo quanto riportato, l’oceano sotterraneo, considerato un potenziale ambiente abitabile, sembra essere meno promettente di quanto precedentemente ipotizzato.

Neish e il suo team hanno pubblicato i risultati della loro ricerca sulla rivista Astrobiology, evidenziando che le quantità di molecole organiche trasportate nella superficie ghiacciata di Titano, e potenzialmente nel suo oceano sotterraneo, sono inferiori alle aspettative. Nonostante le comete che hanno colpito la luna più grande di Saturno nel corso della sua storia abbiano sciolto la superficie ghiacciata, trasportando sostanze organiche, il peso complessivo di queste molecole trasferite è risultato essere limitato, non superiore a quello di un elefante africano maschio.

Questo studio ha delle implicazioni significative per la ricerca di vita nel sistema solare esterno. Le lune ghiacciate dei pianeti giganti come Titano, Europa e Encelado sono state a lungo considerate potenziali luoghi per la vita extraterrestre a causa della presenza di oceani sotterranei e di pozze di acqua liquida. Tuttavia, se l’oceano sotterraneo di Titano risulta essere meno abitabile del previsto, ciò solleva dubbi sulla possibilità di vita su altre lune simili.

Neish ha espresso ottimismo riguardo alla missione Dragonfly della NASA, pianificata per il 2028, che invierà un drone sulla superficie di Titano per studiare la sua chimica prebiotica. Nonostante la scoperta dell’oceano sotterraneo non abitabile, Neish ritiene che ci siano ancora molti segreti da scoprire su Titano che potrebbero fornire importanti informazioni sulla chimica prebiotica e sull’origine della vita.

In conclusione, sebbene la scoperta dell’oceano sotterraneo non abitabile possa sembrare deludente, offre nuove prospettive e stimola ulteriori ricerche sulla possibilità di vita nel sistema solare esterno.

About the Author

- E' un giornalista scientifico, regolarmente iscritto all'albo nazionale. Si occupa di cronaca scientifica e duvulgazione dal 2011, anno di inizio del suo praticantato. Sin dal 2007 ha condotto numerosi studi sui raffreddamenti radiativi delle doline di origine carsica, alcuni dei quali in collaborazione con l'ArpaV.