Published On: Sab, Nov 16th, 2024

L’identità europea, un auspicio

Passato lo shock per le elezioni americane, si può arrivare ad una riflessione costruttiva. La parola shock è forse un po’ forte, ma ho visto persone davvero turbate, ed è la seconda volta in 8 anni che la democrazia ci riserva queste sorprese. E’ uno shock, a mio parere, se non altro culturale. Chissà che l’Europa, il vecchio continente, la culla della civiltà, non abbia un sussulto identitario. Un sussulto non tanto indirizzato a dettare aree di influenza e confini (su questo ci hanno spesso pensato gli altri a farlo) quanto piuttosto ad individuare una linea politica propria, scevra da vassallaggi, improntata su cultura, ambiente, tolleranza, pace e qualità della vita. Sognare non costa nulla, pensare che da domani l’Atlantico sarà un po’ più largo ci porta alla libertà di qualche scelta, di qualche distinguo.

About the Author

- ingegnere per l’ambiente ed il territorio, laureato a Trento, si è sempre occupato di progettazione idroelettrica, mercato dell’energia, idraulica ed ambiente. Ha numerose esperienze lavorative internazionali (Brasile, Africa centrale, Australia) ed una passione per la geografia e la cultura classica. Questa passione lo ha portato a laurearsi in geografia nel 2020 con una tesi sugli itinerari culturali. Velleità da periegeta e da geografo naïve non lo distolgono dal grande obiettivo di sensibilizzare le persone rispetto al tema dell’energia, della sua produzione, del risparmio ed in un’ultima analisi della strategica importanza che questa commodity riveste. Il progetto GeoMagazine lo ha convinto sin dall’inizio e, oltre che alla produzione di articoli tra scienza e contaminazioni umanistiche, a rivestire il ruolo di editore di questa pagina di comunicazione scientifica ed ambientale, con l’obiettivo di renderla un canale di informazione imparziale ed obiettivo, lontano da semplificazioni, sottintesi e qualunquismo. Un canale che si rivolge ad un pubblico variegato in termini di età e formazione, ma che si pone una regola ferrea: analizzare i problemi, suffragarli, e spiegarli in modo semplice. Lo story telling che si può invece scorgere negli articoli più leggeri vuole essere una posa di positivismo ed un’ispirazione verso mondi inesplorati, fuori e dentro di noi.