Un anno nuovo
Si chiude un anno molto particolare per GeoMagazine.it. Nato nel 2020, il giornale on-line ha vissuto un esordio di un certo successo nel panorama dei blog, con l’entusiasmo “giovanile” di autori ed astanti. Il 2024, passata ormai da tempo la pandemia e assestatisi i rapporti interpersonali su nuovi equilibri di mobilità, lavoro, relazioni poteva essere un anno di piena maturità dell’esperienza di comunicazione, inchiesta, reportage, o semplicemente un consolidamento di uno stile neo-pamphlet che alimenta curiosità e aneddoti.
Purtroppo, invece, si è segnato un anno difficile con defezioni, discussioni e poca chiarezza in obiettivi e modello di comunicazione. Ovviamente la responsabilità è di chi scrive, e si rammarica di rappresentare un centro di gravità poco attrattivo per quelli che, aspiranti scrittori naïve, avrebbero semplicemente “qualcosa da dire” utilizzando un loro punto di vista con un atteggiamento che si pone l’obiettivo di non buttarla “in caciara”, di far leva sui dati. C’è poi un filone più letterario di GeoMagazine.it, votato allo story telling, alla geografia umana, che spero abbia interessato i nostri lettori, e che andrebbe rinvigorito e rilanciato.
L’impegno di poche persone, la loro voglia di esprimersi con un punto di vista personale ed appassionato, le infinite sfaccettature di scienze e geografia, non terminano con questo 2024, ma proveranno a riproporsi in un 2025 che auguriamo davvero speciale, per tutto e tutti.
Tanti auguri dalla redazione di GeoMagazine.it! MV