Published On: Ven, Gen 10th, 2025

La Groenlandia

Per un geografo la Groenlandia è fonte di numerose ispirazioni, da punti di vista affatto diversi: fisico, politico, cartografico, storico, antropologico. La “terra verde” è un nome attribuito da un sovrano d’Islanda a questa grande isola, più come auspicio e nella speranza di attirare un’improbabile immigrazione in una terra che, al del marketing ante litteram, anche il quel periodo era coperta dai ghiacci.

Dal punto di vista della geografia fisica la Groenlandia è l’isola più vasta del Mondo, con i suoi oltre 2,1 milioni di km2. Per intenderci la seconda isola più estesa è la Nuova Guinea che ha una superficie di poco superiore ad un terzo rispetto a quella della Groenlandia.

Nell’immaginario collettivo la Groenlandia è ancora più estesa perchè, nelle proiezioni conformi, appare smisurata se si pensa che una proiezione come quella di Mercatore, che vuole mantenere su carta piana angoli invariati rispetto a quelli sulla superficie dell’ellissoide, dilata enormemente le superfici alle alte latitudini.

Dal punto di vista politico, è notizia di questi giorni, la Groenlandia ha attirato gli appetiti del presidente eletto Trump che invero, forse non tutti se lo ricordano, già nel primo mandato aveva espresso interesse per l’acquisto dell’isola. Acquisto, avete letto bene, mentre ora sembra passare ad un livello successivo, ipotizzando un’occupazione militare.

Dal punto di vista statutario la Groenlandia fa parte (come le isole Far Oer) del Regno di Danimarca e, godendo di ampie autonomie, decise di uscire dall’allora CEE, oggi Unione Europea, già nel 1982 a seguito di un referendum. Sarebbe bello capire se questo sentimento popolare, tra i circa 60`000 abitanti della Groenlandia, sia cambiato al giorno d’oggi. Del resto i groenlandesi viaggiano con passaporto danese, e quindi sono cittadini europei a tutti gli effetti, anche se la Groenlandia non fa parte dell’UE ed è, ad esempio, fuori dell’Area Schengen. La Danimarca, che ha il compito istituzionale della difesa militare della Groenlandia con le truppe comandate dal re di Danimarca, è una delle nazioni che dal 1973 appartiene alla comunità europea, e dal 2001 ha dato piena attuazione il trattato di Schengen. Curiosamente è l’unico Stato dell’UE che ha deciso di non adottare l’Euro a fronte di un referendum e di uno specifico accordo di cambio.

Chi scrive si chiede ancora se atteggiamenti cosi timidi rispetto alla causa europea siano ad oggi costruttivi, mentre dall’altra parte dell’Atlante si sta insediando una classe dirigente che gioca a Risiko oggi più che mai con il resto del Mondo. La Groenlandia è una terra ricca di materie prime, certamente con popolazione dedica al sacrificio e dall’indole pacifica.

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- ingegnere per l’ambiente ed il territorio, laureato a Trento, si è sempre occupato di progettazione idroelettrica, mercato dell’energia, idraulica ed ambiente. Ha numerose esperienze lavorative internazionali (Brasile, Africa centrale, Australia) ed una passione per la geografia e la cultura classica. Questa passione lo ha portato a laurearsi in geografia nel 2020 con una tesi sugli itinerari culturali. Velleità da periegeta e da geografo naïve non lo distolgono dal grande obiettivo di sensibilizzare le persone rispetto al tema dell’energia, della sua produzione, del risparmio ed in un’ultima analisi della strategica importanza che questa commodity riveste. Il progetto GeoMagazine lo ha convinto sin dall’inizio e, oltre che alla produzione di articoli tra scienza e contaminazioni umanistiche, a rivestire il ruolo di editore di questa pagina di comunicazione scientifica ed ambientale, con l’obiettivo di renderla un canale di informazione imparziale ed obiettivo, lontano da semplificazioni, sottintesi e qualunquismo. Un canale che si rivolge ad un pubblico variegato in termini di età e formazione, ma che si pone una regola ferrea: analizzare i problemi, suffragarli, e spiegarli in modo semplice. Lo story telling che si può invece scorgere negli articoli più leggeri vuole essere una posa di positivismo ed un’ispirazione verso mondi inesplorati, fuori e dentro di noi.